Dopo una marcia della morte in Italia, sono diventati noti nuovi dettagli sulla Baviera

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Una donna tedesca guida la sua auto da una famiglia del nord Italia. Tre persone sono morte. © Vigili del fuoco/dpa

Una donna tedesca di 31 anni guida la sua auto da una famiglia nel nord Italia. Tre morti. Ora le autorità stanno commentando.

Aggiornamento dal 12 luglio, 6:50: Dopo l’incidente mortale di Santo Stefano di Cadore, la questione dell’andamento dell’incidente resta senza risposta. Gli inquirenti ora sperano di ottenere ulteriori approfondimenti nei prossimi giorni attraverso le dichiarazioni della donna e dei suoi parenti. COME ufficio stampa tedesco (Dpa) riferisce che il giorno dell’incidente, su espressa richiesta del 31enne, inizialmente non sono stati informati dell’accaduto, ma sono potuti venire in Italia subito dopo.

In una conferenza stampa ieri nel comune di provincia di Bellunoa, il pm Luca ha parlato di “vita nomade” per il 31enne. Secondo le conoscenze precedenti, il bavarese della Bassa ha lasciato la sua città natale in ottobre e da allora ha viaggiato da solo per mesi. “Dorme, mangia e vive in macchina”. Nell’auto sono stati trovati cibo e vestiti.

Secondo il pubblico ministero, nei casi di omicidio stradale è possibile una pena detentiva da due a sette anni per vittima. La pena massima per i decessi multipli è di 18 anni, a meno che non vi siano fattori aggravanti, come intenzionali o il doppio della velocità consentita. Nel centro di Santo Stefano nelle Dolomiti, secondo le informazioni di dpa limite di velocità di 50 km/h. L’auto tedesca è stata stimata a circa 90 chilometri all’ora.

Viaggiatori dalla Baviera investono tre persone morte in Italia: gli inquirenti parlano per la prima volta di “scoppio di rabbia”

Aggiornamento dall’11 luglio, 15:00: La causa dell’incidente mortale che ha coinvolto un’auto e una famiglia di tre persone la scorsa settimana nel nord Italia è ancora oggetto di indagine. A causa dell’elevata velocità e della mancanza di segni di sbandata, c’è il sospetto di intenti. L’autista tedesco stava davvero inseguendo di proposito due adulti e un bambino di due anni?

Probabilmente no, secondo gli inquirenti. Martedì, le autorità hanno commentato per la prima volta il possibile retroscena dell’incidente. Il pubblico ministero incaricato, Paolo Luca, sospetta nella donna della Bassa Baviera uno “scatto d’ira” ancora inspiegabile, ma allo stato attuale delle indagini non ha intenzione di farlo.

Nessun segno di sbandata sul luogo dell’incidente in Italia: il pilota tedesco ha investito di proposito la famiglia?

Primo rapporto dell’11 luglio, 10:47: Santo Stefano di Cadore – La tristezza nel piccolo paese di Santo Stefano in Cadore (Italia) è straordinaria. Candele e fiori giacevano sul luogo dell’incidente in via Udine. Tre persone – un bambino di due anni, un padre (48) e una nonna (65) – hanno perso la vita in un terribile incidente il 6 luglio. L’indagine è in corso. Tante domande aperte. Come giudice del processo lunedì (10 luglio) nella città di Belluno, secondo le agenzie di stampa italiane ansa è stato deciso, Angelika H. è rimasta in custodia per il momento. È stato curato in un ospedale psichiatrico. L’ufficio del procuratore generale ha annunciato una conferenza stampa martedì (11/7).

Italia: i tedeschi hanno continuato a essere in custodia dopo la marcia della morte

L’uomo di 32 anni della Bassa Baviera è stato accusato di molteplici omicidi in strada. In Italia, se riconosciuto colpevole, si rischiano lunghe pene detentive. Giovedì (6 luglio), i tedeschi hanno colpito una famiglia ad alta velocità. Morti la nonna, il padre e un figlio di due anni. La madre non ha riportato ferite gravi. Secondo quanto riferito, il nonno che ha camminato a una certa distanza dal gruppo ha avuto un infarto ed è stato portato in ospedale.

Come è avvenuta questa tragedia? Le indagini sull’andamento dell’incidente sono in corso in tutte le direzioni. I testimoni vengono interrogati, i video delle telecamere di sorveglianza vengono valutati. Nessun segno di sbandata è stato trovato sul luogo dell’incidente, hanno scritto all’unisono i media italiani. Ora ci sono, come le agenzie di stampa dpa rapporti, speculazioni secondo cui l’autista della morte potrebbe aver colpito intenzionalmente la famiglia sul marciapiede. Terribile sospetto.

“Dobbiamo lavorare con dati empirici”, ha detto il procuratore Luca al quotidiano italiano Corriere della Sera domenica, aggiungendo: “A questo punto non ha senso fare una ricostruzione che risulti fuorviante. Posso dire che non abbiamo escluso nulla finché non abbiamo messo insieme tutti gli elementi”. La polizia sta anche esaminando se il tedesco potrebbe essere stato compromesso I dati del cellulare sono in fase di valutazione.

Incidente con tre morti in Italia: morto l’autista non ricorda nulla

Finora non ci sono state conferme o reazioni da parte delle autorità a queste accuse. Difficile ansa lunedì l’imputato non si è presentato di persona all’udienza, ma è stato interrogato in videoconferenza da un ospedale di Venezia, dove è stato ricoverato in un reparto psichiatrico nella tarda domenica. In precedenza era stata rinchiusa nel carcere femminile della Giudecca a Venezia. L’interrogatorio sarebbe durato più di quattro ore.

Ancora Corriere della Sera Secondo quanto riferito, secondo una dichiarazione dell’avvocato difensore Giuseppe Triolo, il suo assistito non ricordava nulla. Non sapeva nulla dell’incidente, secondo l’avvocato di Triolo. “Come se non ci fosse.” Immagini dalle telecamere di sorveglianza installate nell’officina utilizzate dalla rivista Corriere delle Alpi pubblicato non mostra alcun impatto, ma un incidente automobilistico pochi istanti prima dell’incidente poco prima delle 15:15 Il filmato mostra che l’auto stava andando troppo veloce in centro. (Vivian Werg con materiale di Ansa e dpa)

Federica Faugno

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