Di Tasos Dasopoulos
L’aumento del PIL del 2,1% per il primo trimestre di quest’anno può sembrare modesto dopo due anni di alti tassi di crescita, ma allo stesso tempo è la quinta performance più alta tra i paesi membri dell’Eurozona.
La crescita del primo trimestre è stata influenzata negativamente da una base molto alta in arrivo nel primo trimestre del 2022, quando abbiamo registrato una crescita del 7,8%, ma anche un rallentamento della crescita dei consumi privati al 2,3%, dal 7,8% che era la base annuale. nel 2022, a causa dell’elevata inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse.
Comunque, significativamente meglio della marginale stagnazione o recessione auspicata dal ministero delle Finanze lo scorso ottobre, quando una crisi energetica sembrava molto lontana. La previsione è che il primo trimestre del 2023 sarà il peggiore dell’anno, con i prossimi tre che porteranno una crescita annua vicina al 2%.
Di conseguenza, l’inizio del 2023 si è rivelato molto migliore. A ciò ha contribuito un aumento degli investimenti dell’8,2% che quest’anno saranno la “carta forte” dell’economia, insieme all’export in crescita del 5,7% e la “carta forte” del turismo.
I prezzi dell’energia sono “alleati” quest’anno
L'”alleato nascosto” del PIL, sarà la riduzione dei prezzi dell’energia. È noto che il picco dei prezzi del gas naturale e del petrolio greggio nel 2022, in particolare per i mesi estivi, danneggerà il PIL del 2022, di circa 7 miliardi di euro. Con i prezzi dell’energia a livelli bassi dall’inizio dell’anno e in effetti in una tendenza al ribasso, sembra molto probabile recuperare almeno il 50% delle perdite dello scorso anno, che è di circa 3,5 miliardi di euro da 7 che equivale all’1,5% del PIL . essendo il motivo principale, secondo le stime non ufficiali del Ministero delle Finanze, la crescita di quest’anno potrebbe raggiungere il 6%.
Leggendo la seconda, i bassi prezzi del gas naturale e dell’elettricità continuano a ridurre la necessità di sussidi per l’elettricità, che ora sono ampiamente coperti da fonti di finanziamento per la transizione energetica. Cioè, se non subito, poi nel bilancio 2024 verrà erogato 1 miliardo di euro previsto dal bilancio per i sussidi elettrici.
Anche aumento dei consumi privati del 2,3% registrato ieri da ELSTAT per il primo trimestre niente male, considerando che la previsione di budget vuole quest’anno una crescita dei consumi dell’1,3%.
Le organizzazioni internazionali sono ottimiste
Il primo trimestre del 2023 è stato significativamente migliore del previsto per la Grecia, dato il contesto internazionale sfavorevole e il rallentamento delle tendenze economiche globali.
Ciò è dovuto anche al fatto che gli organismi internazionali che seguono da vicino l’andamento dell’economia greca sono per lo più più ottimisti del ministero delle Finanze che prevede ufficialmente per quest’anno una crescita del 2,3%. Il più pessimista è l’Ocse nel suo rapporto di ieri prevedendo una crescita del 2,2% per l’anno. La Commissione Europea, nelle sue previsioni di primavera, prevede una crescita della Grecia del 2,5% per il 2023. Il FMI “hard”, nelle sue previsioni pubblicate ad aprile, prevede una crescita della Grecia del 2,6%.
Tra le istituzioni nazionali, la Banca di Grecia, sulla base del rapporto annuale del governatore, è più vicina alle previsioni del Ministero delle finanze, prevedendo una crescita del 2,2% per quest’anno, mentre l’IOBE prevede una crescita del 2,4% per quest’anno. anno.
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