Il capo del governo di destra, Giorgia Meloni, del partito Fratelli d’Italia, prima della sua elezione aveva promesso di ridurre l’immigrazione incontrollata nel Mediterraneo. Tuttavia, quest’anno l’aumento del numero di migranti che arrivano via mare è un fatto innegabile raggiunto +103% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Anche a metà luglio, il Primo Ministro italiano si è rallegrato. Tuttavia, ha svolto un ruolo importante nella firma di un memorandum d’intesa tra l’UE e la Tunisia, che ha concordato una cooperazione più forte nel campo della migrazione. La Meloni lo considera il primo successo del suo lavoro di governo. Tuttavia, sono sempre più numerosi i numeri contrari, nonostante i tentativi del governo italiano di apparire buono. A maggio il numero delle navi in partenza dalla Tunisia è aumentato del 1.008%, ha spiegato pochi giorni fa il ministro degli Esteri Alfredo Mantovano, oggi è del 386%.
Mentre vari politici europei prosperano maggiore è la pressione, più la Tunisia pratica la realpolitik. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha descritto l’accordo come una pietra miliare nella storia della cooperazione. Hanno promesso al paese nordafricano, notoriamente a corto di soldi, circa un miliardo di euro, compreso il sostegno alla guardia costiera, compresi 105 milioni di euro in aiuti di emergenza per rafforzare la protezione delle frontiere.– “che rappresentano enormi quantità di denaro dei contribuenti”, come ha affermato Manfred Weber (presidente del consiglio di amministrazione). PPEal Parlamento Europeo) in recente incontro con il presidente tunisino Kais Saïd.
Nel frattempo, il presidente tunisino sottolinea instancabilmente che il suo Paese non svolgerà il ruolo di guardiano delle frontiere dell’Europa e non si sottometterà agli ordini stranieri. In un’intervista a Weber ha affermato che un approccio generale al problema dell’immigrazione clandestina dovrebbe essere “basato sull’eliminazione delle cause, non delle conseguenze”.
Intanto in Italia i sindaci sono in rivolta
Lo sbarco dei migranti in Italia Quest’anno con oltre 105.000 arrivi raggiungendo numeri che non si vedevano dal 2016.
I sindaci, soprattutto nel nord del Paese, hanno protestato il centro di accoglienza è sull’orlo del collasso e che lo spazio predisposto per l’accoglienza dei minori non accompagnati era esaurito.
Il governo però non ha precisato come gestirà l’aumento degli arrivi. Il ministro degli Esteri e vicepresidente Antonio Tajani ha affermato che “l’Italia porta con sé un peso che dovrebbe essere sopportato dal resto dell’Europa”, limitandosi ad assicurare che il Paese sta lavorando con l’Ue “per ottenere una redistribuzione più giusta”.
Mentre un Paese come l’Italia riesce a far fronte a questi numeri e lo ha fatto anche in passato, vengono alla luce le rivendicazioni dei gruppi di estrema destra, che da anni promettevano di ridurre il numero dei migranti in arrivo via mare, e le loro proposte si stanno rivelando vincenti. diventare impraticabile.
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