Immagini violente da Catania: la distruzione porta distruzione!

Daniele Ingemi Meteora italiana 4 minuti

Ampio sistema temporalesco, che martedì mattina ha colpito la Sicilia occidentale con un temporale e piogge torrenziali, si è spostato verso est, portando piogge e forti piogge anche nelle regioni di Agrigento, Nissena, Ragusa, Siracusa e Catania. Nell’attraversare la linea temporalesca lungo il fronte, c’è una forte raffica di vento lineare associata alla stessa “esplosione” del temporale. Quindi non ci sono uragani, poiché molti utenti sui social network hanno scritto o segnalato in modo errato.

L’esplosione corrisponde a una colonna di aria estremamente fredda e in rapida discesa che colpisce il suolo perpendicolarmente e quindi tende ad espandersi orizzontalmente (divergenza) in tutte le direzioni. Sono la causa delle forti raffiche di vento che molto spesso accompagnano l’andamento dei forti temporali, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo.

Sono stati creati dal grave squilibrio che esisteva all’interno del temporale (che si tratti di sistemi unicellulari o multicellulari complessi) sorgono tra correnti ascensionali (forti correnti che alimentano il cumulonembo) e correnti discendenti (forti correnti sotterranee che esistono nelle aree di precipitazione), e nella maggior parte dei casi derivano da forti piogge cariche di nubi dove la temperatura è più caldo, più basso dell’area circostante.

Ciò porta a un “gradiente termico” che aumenta la pressione nella nuvola temporalesca e quindi la differenza di pressione tra l’area della tempesta e l’ambiente circostantecausando zone molto più calde.

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Questa differenza di pressione dell’aria crea un flusso d’aria intenso e turbolento per equalizzare la pressione. Nel caso di termiche molto forti, l’aria intrappolata termicamente raggiunge generalmente il picco del cumulonembo (incudine), si congela e diventa molto più pesante e più fredda della massa d’aria circostante.

In questo modo si formano sacche d’aria molto fredde e pesanti che, con l’aiuto della gravità, scendono molto rapidamente sul fondo del cumulonembo e colpiscono il suolo per precipitazione. Una volta raggiunto il suolo, forti raffiche di vento provenienti da diversi punti di impatto, provocano raffiche di vento forti e talvolta violente con velocità e direzioni diverse a seconda della regione.

Con forti raffiche che colpiscono Catania, compreso l’aeroporto internazionale di Catania, causando gravi danni e problemi, vengono misurati valori di picco fino a 80-90 km/h.

Sfortunatamente, quando soffiano forti venti nelle aree urbane, possono causare gravi danni a causa di rami spezzati e insegne pubblicitarie strappate. Da notare che quando arrivano le raffiche a Catania, la temperatura scende a +15 °C. Questo è un segno che ioperché l’aria molto densa e pesante che c’era in cima al cumulonembo scivolò improvvisamente giù insieme al muro di pioggia.

Aroldo Ferrari

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