Italia: la politica sull’immigrazione della Meloni è scioccante

La linea cambia, in una certa misura, in migrare apparso su Italiamentre centinaia di persone soccorse oggi sono sbarcate nei porti italiani.

Nella notte di venerdì (09/12) la nave della ONG tedesca Louis Michel, con 33 persone soccorse, è arrivata all’isola di Lampedusa. Oggi, 248 migranti e rifugiati dovrebbero attraccare a Salerno, nella Bassa Italia, a bordo della Geo Barents. Contemporaneamente la nave Umanitaria 1 ne ha portati altri 261 nel porto di Bari.

“Offriamo la nostra solidarietà, ma le regole devono essere rispettate da tutti, anche dalle organizzazioni non governative”, ha detto il nuovo ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.

Basato su Deutsche Welle, in questo modo, divenne chiaro che Roma stava cercando di disinnescare il confronto con Francia e Germania, su tutta la questione dell’immigrazione. Soprattutto con Parigi, fino alle due di 24 ore fa la tensione era ancora visibile. L’Eliseo ha fatto trapelare che Giorgia Meloni avrebbe dovuto decidere quando sarebbe finalmente andata nella capitale francese, con la presidenza del governo italiano che ha risposto – sempre tramite indiscrezioni alla stampa – che non c’era mai stato un invito formale.

Restrizioni dovute a… crisi energetica?

Il quotidiano La Repubblica ha però sottolineato che in questa fase l’Italia continua a ritenere di non poter essere l’unico Paese di sbarco dei “disperati marittimi” che iniziano il loro viaggio dalla Libia, ma attende di vedere dove porterà il dialogo complessivo a livello europeo. E se alla fine verrà adottato un “codice di condotta” per le ONG. I commentatori hanno sottolineato che non è un caso che solo ieri la Germania abbia accettato di accogliere 164 soccorsi che si trovavano, temporaneamente, in Italia. Altri elementi indicano che il meccanismo di ricollocazione sta ricominciando a funzionare.

Ci sono, ovviamente, altri parametri: Roma, per bocca della Meloni, ha chiesto ufficialmente alla Commissione europea nuovi aiuti d’urgenza per fronteggiare la crisi energetica, oltre al Recovery Plan, visto che le risorse del bilancio dello Stato italiano arrivano solo fino a marzo 2023. È chiaro che le continue tensioni sull’immigrazione non aiutano certo a raggiungere l’obiettivo.

Claudio Bellini

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