La natura ha colpito l’Italia con immensa furia negli ultimi giorni quando piogge torrenziali di rara intensità e inondazioni senza precedenti hanno colpito l’Emilia Romagna, la regione immensamente ricca del paese. Tredici morti, molte comunità allagate e raccolti distrutti, furono vittime di un incubo quando venti fiumi e torrenti strariparono. L’acqua si è riversata sulle pianure del distretto di 4,5 milioni di persone, mentre più di 10.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case.
In particolare l’Emilia Romagna ha subito un duro colpo da un maltempo senza precedenti. Vaste aziende agricole sono state sommerse da acqua e fango, campi di grano e frutta e verdura sono stati sprecati, i pascoli sono andati perduti, i villaggi sono stati spazzati via dalla colata di fango, i ponti sono crollati, più di 400 strade sono state sommerse.
L’intensità delle precipitazioni locali è molto maggiore di quella registrata in condizioni normali per l’intero semestre.
Le perdite sono stimate in diversi miliardi di euro, oltre ai due miliardi di euro stimati da un fenomeno simile all’inizio del mese.
La conseguenza di tutto quanto sopra è che la popolazione colpita della regione italiana è scesa in piazza, gridando all’incompetenza dell’apparato statale, accusando i responsabili della totale incapacità di gestire questa crisi senza precedenti.
“Gli scienziati ci mettono in guardia da anni sull’imminente cambiamento climatico. Queste piogge torrenziali e alluvioni sono fenomeni meteorologici davvero estremi. Ma i meccanismi statali si sono dimostrati del tutto incapaci di affrontarli adeguatamente” ha detto il residente colpito in Emilia Romagna. . Il capoluogo, Bologna, ma anche altre città limitrofe, come Cesena e Brescia, furono completamente sommerse da questo fenomeno meteorologico estremo e allo stesso tempo irreversibile.
L’Italia non ha mai visto un fenomeno di questa portata prima d’ora, soprattutto nella regione, dove più di 10.000 persone sono fuggite dalle loro case e hanno visto distruggere proprietà e raccolti.
La natura si vendica quando le sue regole vengono violate dall’intervento dell’uomo e il suo potere è implacabile, per questo oggi quando gli scienziati possono avvertire di fenomeni meteorologici estremi, ogni Paese deve intervenire per tempo e prendere le misure necessarie prima che si verifichi un crimine, per prevenirlo. per quanto possibile.
È molto probabile che un giorno il fenomeno estremo che si è sviluppato nella vicina Italia accada anche nel nostro Paese. Che lo considerino e che ci pensino per tempo la macchina politica della Tutela e dello Stato, in modo da non avere una situazione simile. Per non ripetere i fenomeni degli anni precedenti, come a Mandra, Karditsa, Nord Evia, Almyros Volos, Isole Ionie e molte altre dove ci addoloriamo dopo… le vacanze.
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