QUELLO Madre è uno dei più impressionanti città da Italia e famoso per la maggior parte di noi, ma non così com’è, ma come ciò che molti hanno imitato film con contenuto biblico: Il l’antica Gerusalemme.
La costruzione molto particolare di Matera, con la sua rete di case rupestri e l’architettura, la rende una scelta ideale per questa rappresentazione.
Matera si trova in una delle zone più povere d’Italia, la Basilicata. È conosciuta, per le sue grotte, come “Cappadocia italiana” ed è una delle città più antiche del mondo.
Matera negli anni ’50, città povera e dimenticata d’Italia.
Nel 1964 Pierre Paolo Pasolini sceglie Matera per girare il suo film in bianco e nero “Il Vangelo secondo Matteo”. Il grande regista assume cittadini molto poveri invece di attori famosi, fornendo così l’atmosfera migliore che desidera nel suo film: la visione dell’evangelista Matteo della povertà attraverso la Bibbia.
Pier Paolo Pasolini con i suoi colleghi a Matera.
Matera ha iniziato a trasformarsi in quella che è oggi quando il governo italiano ha deciso – negli anni ’70 e ’80 – di sfrattare i residenti dalle grotte in cui vivono. Nel 1993 Matera è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Dieci anni dopo, un altro controverso regista, l’australiano Mel Gibson, segue le orme di Pasolini nella sua versione de La passione di Cristo. Il film “La Passione di Cristo”, nel 2004, è stato girato principalmente a Matera.
Mel Gibson ha diretto il film Jesus to the Mother.
città dei trogloditi
Questa zona fu abitata fin dal VI secolo aC e faceva parte della Magna Grecia. Tre secoli dopo i romani fortificarono la città e sotto le mura vennero creati due rioni, scavati nella tenera pietra calcarea: il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.
I residenti applicano un sistema simile a Santorini utilizzando grotte esistenti che sviluppano scavando sia orizzontalmente che verticalmente.
Con il crollo dell’Impero Romano d’Occidente e l’invasione delle tribù barbariche, la regione passò sotto il controllo dell’Impero Romano d’Oriente. Tuttavia, il periodo dell’iconoclastia (726-843 d.C.) fu un catalizzatore per la fisionomia della regione. Migliaia di monaci, basiliani, emigrarono nella regione dalla Siria e dalla Cappadocia, rafforzando il grecismo e l’idolatria della regione.
Mamma oggi @AP Photo
L’età d’oro di Matera fu il periodo che va dal 1663 al 1803, quando fu dichiarata capoluogo di provincia della Basilicata. Con il trasferimento del centro provinciale a Potenza iniziò un prolungato periodo di decadenza che spinse la popolazione della città sull’orlo della povertà. Le grotte furono trasformate da magazzini in abitazioni per famiglie allargate.
Inoltre, le oltre 100 chiese della città sono in parte interamente scavate nella roccia.
L’evacuazione della grotta durò dal 1953 al 1968, quando la proprietà della grotta fu ceduta allo stato.
Oggi Matera è piena di vita come importante meta turistica.
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