Attualmente i sette maggiori paesi industriali occidentali si incontrano al vertice del G7. In vista dell’incontro, l’Italia ha cercato di tralasciare il testo sui diritti sessuali e riproduttivi nella bozza del comunicato del G7, ha appreso Euractiv.
L’incontro dei leader del G7 in Italia dal 13 al 15 giugno si concentrerà principalmente sulla situazione in Ucraina. Tuttavia, si prevede che le discussioni riguarderanno una varietà di argomenti, tra cui i diritti sociali, l’intelligenza artificiale e la salute.
Tuttavia, il primo ministro italiano nazionalista di destra Giorgia Meloni, il cui paese detiene attualmente la presidenza del G7, ha rifiutato di includere i diritti riproduttivi nel testo. Ciò significa salvaguardare e garantire l’accesso all’aborto sicuro e legale e alle cure postnatali.
La resistenza di Roma arriva dopo che il partito nazionalista di destra Fratelli d’Italia (EKR) di Meloni è arrivato primo alle elezioni europee dello scorso fine settimana con 14 seggi aggiuntivi e quasi il 30% dei voti.
“Sembra che la Meloni abbia esaminato i risultati [der EU-Wahlen] incoraggiati a promuovere un’agenda più conservatrice”, ha detto un diplomatico del G7 che ha parlato a condizione di anonimato.
La Meloni, popolare tra le donne elettori, ha dato un contributo positivo ai diritti delle donne in altri ambiti, sostenendo processi più rapidi per le vittime di violenza domestica e un maggiore sostegno ai figli.
Tuttavia, il suo partito ha approvato misure che consentono agli oppositori dell’aborto l’accesso alle cliniche abortive.
In vista del vertice di giovedì, Stati Uniti, Giappone, Francia e Germania avevano spinto per includere “l’aborto sicuro e legale” nell’accordo, ma hanno incontrato la resistenza dell’Italia, secondo fonti vicine alla questione.
Quello Dichiarazione di Hiroshima l’anno scorso ha chiesto un impegno totale per garantire diritti completi alla salute sessuale e riproduttiva per tutti.
All’epoca i leader del G7 dichiararono che avrebbero lavorato per raggiungere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi completi per tutti. Ciò include l’accesso all’aborto sicuro e legale e alle cure post-aborto”.
Si impegnano inoltre a opporsi a qualsiasi tentativo di indebolire e invertire i progressi faticosamente ottenuti in questo settore.
Ad aprile i ministri degli Esteri dei paesi del G7 si sono impegnati a promuovere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi doverema senza menzionare esplicitamente il diritto all’aborto.
[Bearbeitet von Zoran Radosavljevic]
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