Il bando dell’Associazione Amici della Ferrovia indica quanto segue:
Dopo il famoso “seriale”, “arriva il nuovo ETR 470”, che dura quasi un anno, e ci ricorda la vecchia Ispezione di successo “Non stanno arrivando”, “TRAINOSE”, il mese scorso, ha ravvivato il nostro umore e acceso il nostro immaginazione con un nuovo percorso promesso, che crediamo, insieme ai nuovi treni, segnerà un’era di rilancio delle ferrovie greche, qualcosa di simile alla rinascita determinata dal lancio del nuovo INTERCITY, dal 1989 in poi.
In questa tensione hanno pesato sulla scala delle nostre aspettative, sia il nuovo contratto firmato da “TRAINOSE” con il Ministero competente, per 10 anni (15 anni) di finanziamento dei “servizi sociali” (barren line), che le ha dato la possibilità di – la pianificazione a termine, nonché l’intervento di molti politici (e ministri) noti e di spicco, hanno sostenuto le comunità locali di Ftiotide e Tracia, che erano in fermento, per il ripristino delle ferrovie. Inoltre, tale intervento, e le relative garanzie, hanno portato all’annullamento della massiccia mobilitazione a Tithorea della popolazione (ci credete?) della zona di Bralo.
“Ma che delusione, fratello”, come dicono Korais, Rigas o “Anonymous” di “Prefettura greca”! Il tesoro è pieno di speranza e brace! Oltre all’eventuale varo di due ETR 470 e ai miglioramenti di percorso sull’asse centrale derivanti da queste rotte, abbiamo cercato i treni e, quasi ovunque, abbiamo visto le rotte dell’autobus “TRAINOSE” e la continuazione dei servizi ferroviari esistenti. Proviamo a vedere quali miglioramenti ha apportato il nuovo tracciato alle aree ferroviarie invernali della Tessaglia occidentale e della Grecia settentrionale, in particolare all’asse orizzontale principale di Salonicco – Alessandropoli – Ormeni, dove, in passato, c’erano così tante coppie di assi e viceversa, vediamo che c’è anche una scarsa concorrenza con la KTEL locale, per le linee di autobus. Sì autobus! Muoviti su strade asfaltate e non su rotaie! Rileggiamo le proteste della popolazione locale che abbiamo archiviato nei nostri Archivi, convinti di aver commesso un errore e che fosse indirizzato al KTEL locale e non al “TRAINOSE”. Tuttavia, abbiamo scoperto che alla fine non abbiamo commesso errori, in “TRAINOSE” e nella loro rappresentanza al parlamento greco, il popolo si è parlato e ha chiesto l’ovvio, ovvero la riapertura dei treni! E hanno ottenuto la risposta che “TRAINOSE” risponderà alla loro chiamata!
Ovviamente abbiamo sentito tante proteste, ma anche “Aras” e maledizioni contro TRAINOSE. Perché; “TRAINOSE” è un semplice fornitore di progetti ferroviari privati e agisce secondo le sue aspirazioni e interessi. L’unica cosa che non può essere presa in considerazione è la diffamazione che provoca, con la qualità del lavoro che presta, al suo unico socio, che altro non è che le Ferrovie dello Stato italiane, che acquista la linea e ne amplia le attività. e in altri paesi esteri, puntando a costituire un “Brad naim”, che gli permettesse di entrare nell’Elite “Club” delle Ferrovie dello Stato europee, o addirittura di diventare una sposa “multicolore”, nel suo caso. quotazione in Borsa. !
Ma qual è lo Stato greco, che ha l’obbligo di fornire ai propri cittadini un trasporto passeggeri affidabile e moderno, in questa direzione? La vendita di TRAINOSE, ovviamente”, alle condizioni prevalenti e sotto la spada di Damocle della legislazione dell’Unione Europea, è purtroppo una strada a senso unico. Ma cosa stanno facendo i governi precedenti e attuali dal 2019 in poi, per adempiere a questo obbligo?
Finché non vi è alcun interesse a lanciare treni passeggeri sulla rete OSE e da altre società private concorrenti di “TRAINOSE”, l’unica cosa rimasta nei due governi greci dopo la privatizzazione di “TRAINOSE” è l’attività parallela, nei treni passeggeri , e perché no, nel trasporto merci e nelle compagnie ferroviarie certificate statali. E come esempi di tali società, citiamo “STASY”, che gestisce la metropolitana e i tram di Atene, e OSE, che, parallelamente alla proprietà di linee ferroviarie, stazioni, ecc. (i.e. “Infrastrutture”), può anche fornire servizi di trasporto, lavori di varo, in parallelo con compagnie ferroviarie private attive, sia treni passeggeri che treni merci. Qualcosa che non contrasti con le “Leggi comunitarie”. Perché né il governo precedente né l’attuale governo hanno osato farlo? I greci volevano una risposta su questo. Gli devono».
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