I casi di infezione da virus del Nilo occidentale continuano ad aumentare. La scorsa settimana sono stati diagnosticati 18 nuovi casi, portando il totale delle infezioni domestiche da virus del Nilo occidentale a 58 casi. Si sono verificati 8 decessi in pazienti con infezione virale e manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale, di età superiore a 64 anni (età mediana al decesso = 85 anni).
Secondo il rapporto epidemiologico dell’EODY, 49 casi su 58 hanno mostrato manifestazioni del sistema nervoso centrale (SNC, encefalite e/o meningite e/o paralisi flaccida acuta) e 9 casi hanno avuto manifestazioni lievi o assenti del SNC.
nel 2024, casi di infezione da virus del Nilo occidentale sono stati registrati in Grecia, negli insediamenti nelle unità regionali di Karditsa, Larissa, Trikala, Imathia, Salonicco, Pella, Pieria, Serres, Kavala, Drama, Kastoria e Arta.
L’EODY ritiene che la diagnosi di ulteriori casi sia prevista nel prossimo periodo (e data la consapevolezza degli operatori sanitari). L’emergere di casi di infezione da questo virus, che si verificano quasi ogni anno negli ultimi dieci anni, dimostra che il virus del Nilo occidentale si è insediato nel nostro paese così come in altri paesi europei.
Nell’Unione Europea e nei Paesi limitrofi, nel corso del 2023, casi di contagio sono stati registrati – oltre al nostro Paese – in Italia, Francia, Romania, Ungheria, Germania, Spagna, Macedonia del Nord e Serbia.
La sorveglianza epidemiologica della malattia, l’attuazione tempestiva del giusto programma integrato di controllo delle zanzare e l’attuazione di misure di protezione personale contro le zanzare sono le misure più appropriate per controllare questa malattia, ha concluso l’EODY.
Fonte: RES-MPE