Roma – Più coraggio civico, ma anche una chiara strategia politica: è quanto chiede il movimento delle donne SVP in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza contro le donne del 25 novembre. Renate Gebhard, funzionaria dell’UDC e vicecamerala, ha presentato una domanda al Parlamento.
Questo è un record di orrore che si ripete ogni anno: il numero nella giornata contro la violenza sulle donne. 82 donne sono state assassinate in Italia nel 2022, 42 delle quali da ex partner. “Sappiamo tutti che questa è solo la punta dell’iceberg”, ha detto Renate Gebhard, funzionaria SVP e membro dell’assemblea, chiedendo più coraggio civico da parte della gente, “perché solo così possiamo raggiungere l’agognato obiettivo sociale cambiamento dove la violenza contro le donne è l’eccezione – e non è più ‘all’ordine del giorno’”, ha sottolineato Renate Gebhard.
I politici devono fare di più
Mentre i deputati della Camera SVP chiedono più coraggio civico da parte del pubblico, anche i politici devono fare la loro parte per porre fine alla spirale di violenza. Renate Gebhard si augura che la nuova commissione d’inchiesta delle due camere del parlamento sul femminicidio e la violenza contro le donne in Italia dia finalmente una svolta. La nomina di questa commissione è stata approvata all’unanimità dalla competente commissione legislativa del Senato questo mercoledì sera e sarà confermata dalla Camera dei rappresentanti in tempo utile affinché la commissione possa iniziare immediatamente i lavori.
Informare e sensibilizzare per un domani migliore
“Informare e sensibilizzare è la base che possiamo gettare oggi per un domani migliore”, ha spiegato Renate Gebhard a proposito di questioni culturali che non possono essere lasciate solo alle donne. “Pertanto, è più importante che mai correggere gli stereotipi e includere ragazzi e uomini”, ha chiesto il politico.
Reagire e proteggere è necessario qui e ora
“Reagire e proteggere, d’altra parte, è ciò che dobbiamo fare qui e ora per le donne colpite e i loro figli: proteggere meglio le donne (ad esempio attraverso un maggiore uso di braccialetti elettronici) – soprattutto se accorciano le segnalazioni”. canali istituzionali e burocratici, ma anche – ed è qui che i media giocano un ruolo importante – non trasformare le vittime in carnefici”.
Discutere il piano nazionale contro la violenza
Infine, ma non meno importante, il deputato altoatesino ha chiesto un piano nazionale contro la violenza a Roma con una domanda al governo, che ha elaborato e firmato insieme a rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione e che è stata approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati oggi. , Mercoledì . Fondamentale è un piano nazionale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, che deve essere redatto secondo la Legge di Bilancio 2021 e prevede un coordinamento tra le istituzioni e un osservatorio. “Se ognuno fa la sua parte, allora la violenza contro le donne può finalmente finire”.
Di: mk