Il bambino sopravvive alla nascita in coma, ma muore due anni dopo

Come per magia, la piccola Caterina ha attirato la sua attenzione nel luglio 2020 Italia La città di Arezzo è la luce del mondo. Perché quando sua madre Cristina (37) era incinta di sette mesi, ha avuto un infarto. Il suo cuore si è fermato ed è caduto in coma. La mancanza di ossigeno era in pericolo di vita sia per la madre che per il bambino, ma i medici sono stati comunque in grado di far nascere Caterina con un taglio cesareo d’urgenza.

La mancanza di ossigeno alla nascita provoca gravi danni alla madre e al bambino

Tuttavia, sia la madre che la figlia avevano gravi danni ai nervi. Cristina Rosi si è svegliata dopo dieci mesi di coma e da allora è stata curata in una clinica di Innsbruck. Contemporaneamente sua figlia Caterina era in cura in Italia. Madre e figlio si sono incontrati per la prima volta quando il loro piccolo aveva già un anno e mezzo.

Il padre racconta la vita, il progresso e il declino della famiglia su Facebook e sulla sua pagina GoFundMe creata per la costosa terapia di sua moglie. Anche i media italiani riportano regolarmente. Idem ai primi di dicembre: la piccola Caterina è morta la scorsa settimana quando aveva appena due anni.

Il 1° dicembre il cuore di Caterina ha smesso di battere

A novembre, Caterina ha avuto delle complicazioni, motivo per cui è stata portata in un ospedale pediatrico vicino alla sua città natale. Giovedì scorso, il cuore del piccolo combattente si è fermato. Il padre devastato ha scritto su Facebook: “La vita non è stata gentile con te”, e poi: “Un giorno ci incontreremo di nuovo e finalmente ti vedrò ridere e camminare. Ti amo così tanto piccola”.

Intanto mamma Cristina, oggi 39enne, continua a lottare per tornare alla normalità nella clinica austriaca. Il suo attuale danno ai nervi era così grave che non era a conoscenza di nulla di ciò che stava accadendo.

Federica Faugno

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