Per più di un anno non si sono avute notizie sull’auto elettrica più potente.
Foto: Automobili Estrema
A metà del 2021, l’azienda italiana Automobili Estrema ha presentato la sua auto.
La bella Fulminea destò subito interesse perché, con oltre 2.000 CV, detronizzava subito la Pininfarina Battista dal trono di vettura più forte d’Italia, per poi lanciare automaticamente una sfida anche in faccia alla Rimac.
Allo stesso tempo, Estrema li ha sorpresi con l’informazione che questa vettura pesa solo una tonnellata e mezza, molto più leggera della Nevera. Oltre alla tecnologia del tipo di batteria con una maggiore densità di accumulo di energia, viene menzionata un’autonomia di oltre 500 km.
Ora il produttore ha annunciato una nuova svolta, che ha vinto il titolo di auto elettrica più veloce sul Nürburgring. Il record è stato annunciato a giugno, più o meno nel periodo in cui anche Nevera doveva essere in pista. Fino ad allora, stanno raccogliendo donazioni e il loro obiettivo è raccogliere quasi 100.000 euro.
Al momento della stesura di questo testo, hanno raccolto oltre 10.000 euro da 40 donatori. Hanno in programma di realizzare un documentario di nove episodi che seguirà la creazione dell’auto, oltre a tentare di battere il record. Allo stesso tempo, hanno sottolineato che c’è il rischio di ritardi nello sviluppo della vettura, ma anche nel tentativo di battere il record stesso.
Le prime consegne dovrebbero partire quest’anno, al prezzo di due milioni di euro. Gli italiani hanno citato una prestazione netta più conservativa rispetto a Rimac e Nevera. Oltre all’autonomia ridotta, il massimo è di 320 km/h che si raggiunge in soli 10 secondi, mentre l’accelerazione a 100 km/h richiede 2 secondi.
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