Nessun sottomarino da guerra può entrare o uscire dallo stretto dell’Ellesponto verso il Mar Nero o il Mar Egeo, senza essere controllato dalla Grecia e dagli Stati Uniti grazie alle loro basi a Souda e Alessandropoli.
In un recente articolo abbiamo fatto riferimento allo scontro della guerra fredda tra NATO e Russia e all’aumento della mobilità di navi da guerra e sottomarini russi nel Mare Adriatico-SE Mediterraneo e Mar Egeo.
Si si Italiano A/GEN riferendosi alle immediate implicazioni per la sicurezza della guerra in Ucraina, ha detto:
“Abbiamo ancora una volta sviluppi in mare e ciò riguarda un drammatico aumento delle dimensioni della flotta russa nel Mediterraneo e nel Mar Nero a livelli mai visti nemmeno nell’era della Guerra Fredda.
Il numero delle unità combattenti di superficie russe nel Mediterraneo è aumentato, e si tratta di un numero elevato che non minaccia il territorio nazionale italiano, ma aumenta notevolmente le tensioni.
I russi hanno un comportamento aggressivo che non è comune nel Mediterraneo e che in precedenza era stato visto solo nel Baltico. Il rischio di un incidente è possibile e quando c’è un incidente del genere non sai mai dove andrà a finire”.
Gruppo d’attacco della portaerei USS George HW Bush nel Mare Adriatico
Da parte loro, gli USA-NATO presero la loro rotta, inviando nel Mare Adriatico il gruppo d’attacco della portaerei USS George HW Bush, composto da 2 fregate italiane, 1 cacciatorpediniere spagnolo e 2 cacciatorpediniere americani.
Operazioni multiportante 🌊💪
La 🇮🇹 ITS Cavour, in alto a sinistra, 🇺🇸 USS George HW Bush, in alto al centro, 🇪🇸 ESPS Juan Carlos I, in alto a destra, 🇮🇹 ITS Caio Duilio, al centro a sinistra, 🇺🇸USS Delbert D. Black, al centro a destra, e 🇮🇹La USS Leyte Gulf naviga in formazione nel Mare Adriatico, 24 febbraio. pic.twitter.com/8zaRvgDOy1
— USS George HW Bush (CVN 77) (@GHWBCVN77) 25 febbraio 2023
Nato Joint Forces of Naples (JFC Napoli).
Allied Joint Force Naples è uno dei tre comandi trasversali all’interno della struttura della NATO. L’attivazione del JFC Napoli fa parte di una trasformazione della NATO volta ad adattare le strutture militari alleate alle sfide operative della guerra moderna per far fronte alle minacce emergenti nel nuovo millennio.
La sua missione è preparare, pianificare e condurre operazioni militari per mantenere la pace, la sicurezza e l’integrità territoriale delle nazioni membri dell’Alleanza in tutta l’Area di responsabilità di Saceur (AOR) e oltre.
Inoltre, JFC Naples contribuisce alla gestione e alla prevenzione delle crisi garantendo che il Comando e le sue forze siano in uno stato di allerta definito.
Contribuisce inoltre allo sviluppo, all’attuazione e alla valutazione di esercitazioni di addestramento congiunto delle forze militari alleate della NATO.
Ventidue paesi della NATO forniscono personale militare al JFC NAPLES per scoraggiare l’aggressione e contribuire alla difesa efficace dei territori e delle forze della NATO e per mantenere o ripristinare la sicurezza dei paesi della NATO.
Napoli, infine, è il quartier generale della 6a flotta americana nel Mediterraneo, mentre a Sigorella, in Sicilia, c’è una base aerea dove vengono supportate le operazioni.
Dove stiamo andando?
I resoconti di un marcato aumento dell’attività navale russa nel Mediterraneo illustrano il progetto della Russia di monitorare e “prendere di mira” le forze NATO nella regione.
Ricordiamo che la spina dorsale della flotta russa rimane nel Mediterraneo, in caso di possibile conflitto con Stati Uniti e NATO.
Se l’escalation in Ucraina portasse improvvisamente a tentativi di intervento da parte dell’Occidente, allora le sue navi da guerra non sarebbero in grado di entrare facilmente nel Mar Nero, poiché dovrebbero prima affrontare la flotta e gli aerei russi dalle basi Tartus e Khmeimim. .
In una tale battaglia navale, l’Occidente avrà una forza superiore, ma il prezzo del successo della NATO sarà alto, data la portata delle sue operazioni.
Tuttavia, l’obiettivo della Russia del loro movimento è principalmente quello di controllare il movimento della 6a flotta americana e delle navi dei paesi della NATO nel Mare Adriatico, nel Mediterraneo sud-orientale e anche nel Mar Egeo.
L’importanza strategica della Grecia per USA-NATO
La Grecia, comprendiamo in combinazione con il Sud Italia e Cipro, ha un’importanza strategica speciale, perché:
Lo stretto di Otranto è controllato sia dalla costa italiana che da Corfù.
Il Canale Siciliano-Tunisino è controllato dall’ItaliaMediterraneo sudorientale da Creta-Cipro ed Egeo-Alessandropoli-Bosforo, interamente controllato dalla Grecia le cui isole dividono l’arcipelago in 3 parti, tra i seguenti “Stretti Greci” che sono:
Linea Sud: Peloponneso-Kythera-Antikythera-Creta (Souda)-Kassos-Karpathos-Rodi
Linea mediana: Attica-Evia-Kea-Andros-Tinos-Mykonos-Ikaria-Samos
Linea nord: Halkidiki-Lemnos-Costa dell’Asia Minore
Conclusione, nessun sottomarino da guerra può entrare o uscire dallo stretto verso il Mar Nero o il Mar Egeo, senza essere controllato dalla Grecia e dagli Stati Uniti, grazie alle loro basi a Souda e ad Alessandropoli.