“Penso che potrebbe non essere autorizzato a vederlo bambino costringerlo a confessare, ad ammettere che aveva fatto qualcosa”, ha detto in un’intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera. Michalis Dimitrakopoulossuo avvocato Eva Kaili.
Michalis Dimitrakopoulos: Hanno deciso di trattenere Kaili finché non ci fossero prove di corruzione
In particolare, come riportato da ERT, parlando al quotidiano italiano “Corriere della Sera”, l’avvocato di Eva Kaili, Michalis Dimitrakopoulos, ha dichiarato di ritenere che la magistratura belga stesse usando il figlio dell’eurodeputato come leva per ammettere che aveva fatto qualcosa. .
Secondo l’avvocato, non è la prima volta che viene richiesto un incontro tra Kaili e suo figlio, ma “le autorità belghe hanno rifiutato a causa della riduzione del personale carcerario durante le vacanze di Natale”.
Come gli ha ricordato Dimitrakopoulos, il 22 dicembre l’investigatore di Bruxelles, Michel Clez, ha dichiarato di non avere prove a sostegno dell’accusa di corruzione nei confronti dell’eurodeputato. A questo punto, Dimitrakopoulos ha osservato che “come avvocato con 33 anni di esperienza” si è chiesto “come ha fatto il signor Klez a decidere che la signora Kaili debba rimanere in carcere, quando non ci sono prove per le accuse fondamentali, come la corruzione”.
Eva Kaili: Soldi trovati in casa sua
Parlando del denaro trovato nella casa di Eva Kaili, Dimitrakopoulos ha detto dell’eurodeputato che “ha saputo del denaro solo quando il suo compagno, Francesco Giorgi, è stato arrestato” ed è andato nel panico. “Ha chiamato il padre per prendere la valigia e le bottiglie di sua figlia. Non sapeva nulla di cosa c’era nella valigia perché non l’ha aperta e non sapeva che c’erano i soldi dentro”, ha detto l’avvocato.
“La signora Kaili non ha mai prestato servizio in Qatar”, ha sottolineato l’avvocato, spiegando cosa sosterrà il suo cliente alla sua prossima udienza, il 22 gennaio. Secondo lui, “ha seguito la linea politica centrista europea, come definita da Charles Michel e Ursula von der Leyen”.
Infine, riferendosi a un’indagine condotta dall’Autorità per il riciclaggio di denaro di Panama in merito a possibili conti con rimesse, il signor Dimitrakopoulos ha commentato che “è triste vedere che più di due settimane dopo che la banca ha dichiarato ufficialmente che si trattava di notizie false e documenti falsi, queste calunnie circolano ancora».