La Lazio ha scioccato la capolista vincendo 0-1. Questa è stata la prima vittoria per gli ospiti a Maradona.
Dentro Il miglior tempo del Napoliquella che da tempo aveva cessato di essere un’illusione è diventata una cruda realtà, e pochi giorni dopo la partita di Champions League contro l’Eintratch a Francoforte per l’accesso agli storici quarti di finale, è arrivata la Lazio a dare un duro colpo alla squadra che è saltata in graticola. con tutta la carne alla griglia.
E finora Spalletti è stato chiarissimo nel suo intervento. Anche se l’orizzonte è bellissimo, c’è ancora molta strada da fare. Non ha ordinato Osimhen, o “Kvara”. O uno dei titoli. Ma la Lazio aveva già ammonito al primo minuto con netta probabilità di non recarsi nella città del sud per battere.
Luis Alberto ha tirato una punizione laterale che Milinkovic-Savic ha intercettato quanto basta per battere Meret, ma Di Lorenzo è apparso, tra i pali, per evitare quello che sarebbe stato il primo gol della partita dopo cinque minuti.
Sarri sa come può fare male questo Napoli, che pretende impegno dai suoi a centrocampo, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic che saltano alti sotto pressione, in coppia con Lobotka e Zielinski per evitare uscite facili e con due difensori centrali. ben al di sopra di Osimhen, che non ha potuto fare molto di fronte a un marchio intenso. Kvaratskhelia ha avuto poco successo sulle corsie mancine, anche molto controllate, e questo ha posto fine a quasi tutti i pericoli che il gruppo ‘azzurro’ aveva della palla senza vantaggio.
La Lazio è riuscita a fermare la squadra più forte del campionato, ma non è riuscita nemmeno a venirne a capo. Fino a quando Vecino non ha trovato un genio sotto forma di mezzo tiro al volo da un dribbling che è scivolato subito vicino al palo, potente, irraggiungibile per Meret, provocando una scossa a Maradona, che per la prima volta in questa stagione ha visto la sua squadra con una vera occasione . vincere, perdere sorpresa
Spalletti prova a reagire dalla panchina e tira dal fondo dell’armadio. Entrano Elmas, Politano, Simeone e Ndombele. I leader della Serie A hanno sicuramente un rapporto tra i loro due migliori giocatori. ‘Kvara’ crossa, Osimhen completa il palo. E’ stata l’unica apertura difensiva ‘pigra’, l’unica occasione netta per il Napoli che non ha potuto nulla per smantellare la bella struttura difensiva di Sarri.
Poi, quando ce n’era più bisogno, nella metà campo ospite è emersa la versione migliore di Luis Alberto per spegnere il fuoco che il Napoli stava cercando di creare, ricevendo coraggiosamente in zone pericolose, senza perdere possesso e tranquillizzando i compagni. negli ultimi minuti dove Milinkovic-Savic ha sfiorato lo 0-2 con una punizione diretta che si è riversata in squadra.
La Lazio ha capito. Ha realizzato ciò che nessun altro aveva realizzato fino ad ora. Batti l’invincibile. A casa sua. Il premio dorme al secondo posto, sì, a diciassette punti dal Napoli, che, seppur imbattuto, è ancora padrone e dominatore della Serie A.
Scheda dati
1 – Lazio: Provato; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Vicino, Luis Alberto (Cataldi, m.88); F. Anderson (Pedro, m.59), Immobile e Zaccagni (Cancellieri, m.84)
Bersaglio: 0-1, m.67: Vicino
Arbitro: L.Pairetto. Il Napoli gli ha mostrato cartellini gialli per Osimhen (m.64) ed Elmas (m.90); e Patric (m.21) e Marusic (m.94), della Lazio.
incidente: Si è giocata allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli la partita corrispondente alla venticinquesima giornata di Serie A.