Stanno venendo alla luce altre rivelazioni sullo scandalo Qatargate e sul presunto coinvolgimento di Eva Kaili.
L’eurodeputata tedesca Hanna Neumann, che ha sostituito Eva Kaili in un viaggio in Qatar lo scorso novembre, ha parlato con SKAI del contesto che l’ha preceduta, ma anche dello zelo con cui la sua controparte greca ha difeso le politiche del Qatar con le sue dichiarazioni pubbliche su una serie di questioni per le quali il l’emirato è responsabile a livello internazionale.
“Abbiamo programmato un viaggio in Qatar quasi dall’inizio del mio mandato, due anni fa. Il piano è di svolgersi nelle prime due settimane di novembre di quest’anno, proprio prima della Coppa del mondo di calcio per valutare la situazione con i lavoratori migranti , per valutare cosa sta succedendo con i diritti-i diritti dei migranti, ma anche con gli stadi di calcio.
“Quando sono tornato dalle mie vacanze estive per discutere di questo viaggio con l’ambasciatore del Qatar all’inizio di novembre, ha annullato il viaggio che mi ha sorpreso, dicendo che l’edificio del parlamento era in fase di ristrutturazione e non potevamo andare. Continuavo a cercare un modo per andare avanti, perché era una missione molto importante per me, ma non c’era modo. Quindi, accetto il rifiuto”, ha detto la signora Neumann.
Stretta collaborazione tra procuratori italiani e belgi
Tuttavia, secondo le ultime informazioni, i pubblici ministeri italiani e belgi stanno lavorando a stretto contatto per il proseguimento delle indagini sul Qatargate. Secondo la stampa italiana, la Procura di Milano continua a cooperare con le controparti belghe, con l’obiettivo di chiarire i casi di corruzione scoperti a Bruxelles, riferisce APE-MPE.
In particolare, secondo il quotidiano italiano La Repubblica, i giudici della co-capitale italiana stanno continuando a indagare sui movimenti di sette conti correnti “sospetti”, presumibilmente appartenenti a Francesco Giorgi, Antonio Panzeri e ai vertici della Federazione europea dei sindacati. , Luca Vizentini. Ci sono persino sospetti che parte del denaro potrebbe non essere in Belgio, ma in Italia.
Contemporaneamente, secondo il quotidiano di Roma, sarebbe stata compiuta anche un’irruzione della guardia di finanza nell’ufficio di un noto fiscalista della capitale italiana. Al contrario, il Partito Democratico italiano di centrosinistra ha deciso di sospendere – temporaneamente – la sua adesione, l’eurodeputato Andrea Coccolino, che sarebbe stato coinvolto nell’intera indagine, ma non ha ancora ricevuto un mandato di comparizione per scusarsi.
Francesco Giorgi è stato suo assistente, dopo la fine del mandato di Antonio Panzeri all’Europarlamento. Una decisione simile, una sospensione temporanea fino alla conclusione dell’istruttoria giudiziaria, è stata presa per Pancheri, dal partito di sinistra Articolo Uno, subito dopo il suo arresto.
Secondo la tv italiana La 7, infine, l’inchiesta di Bruxelles non si concentra solo sul Qatar, ma in questa fase riguarda soprattutto il rapporto di lunga data che Antonio Pantzeri avrebbe avuto con il Marocco per poter eventualmente influenzare la sua decisione. Parlamento europeo.