Sono passati 1000 anni. Sono finiti i giorni delle invasioni barbariche. Gli attacchi più recenti sono stati da parte di Normanni, Saraceni, Ungari e Slavi. A poco a poco l’Europa si sta riarticolando. A ovest, gli arabi dominano la penisola iberica; ad est, la Repubblica di Venezia rappresenta la più importante roccaforte culturale e commerciale e porta di ricchezza che ha avuto origine nell’impero bizantino e nel Medio e Vicino Oriente. Nelle campagne la vita diventa lentamente sempre più opprimente: il feudatario acquista sempre più potere a spese degli schiavi, e gli schiavi scappano. Questa fu l’alba della prima città medievale in cui emersero un nuovo stile di vita e una nuova cultura. È uno spazio neonato di persone libere sfuggite al giogo della schiavitù e alle unioni fiorenti, vibranti e vibranti della premodernità dove nasceranno le prime università e nasceranno inediti modelli costruttivi ecclesiastici secondo la nuova epoca e , soprattutto, con nuovi ideali.
La culla originaria di questo movimento culturale fu Parigi che, grazie al re Felipe Augusto, fu presto riempita di strade e circondata da mura, favorendo così un’esplosione di artigianato e commercio che sarebbe diventata la base per una rinascita economica urbana responsabile della sua popolazione. stesso, la borghesia. Una classe sociale che non tarderà a prestare il suo sostegno alla chiesa per promuovere quel tipo di edificio religioso monumentale che suggellerà una nuova era: la cattedrale, facendone il prototipo, non dell’arte monastico-aristocratica, dell’arte urbano-borghese di ispirazione cavalleresca e liberale.
Il nuovo ideale mistico lascerà la memoria dei romani e si ispirerà alle costruzioni dei Normanni e dei Borgognoni e ai monasteri cistercensi in mezzo al dinamismo inesorabile che ora cerca di esprimere la spiritualità della natura, del reale e del sensibile, rendendo le immagini nuove costruzione della cattedrale. un misticismo profondo ed enigmatico pieno di simbolismo. Tra i primi esempi ci sono Saint Denis e Notre Dame a Parigi, seguiti da molti altri in tutta Europa: Reims, Amiens, León, Strasburgo, Vienna, Colonia, solo per citarne alcuni, evidenziando in particolare la cattedrale di Chartres, dove magnifici riflessi dell’antica filosofia greca e si rifletteranno teorie teologiche, come quelle della cosmologia della musica sviluppate da Platone nel suo “Timeo”, dove si stabilisce che il Demiurgo comanda il corpo e l’anima del Mondo dal momento in cui stabilisce l’armonia e l’altezza perfette, il basi matematiche della sequenza musicale .
Ma nessuno meglio dell’abate Suger di Saint Denis per sintetizzare in una parola lo scopo unico e supremo della nuova arte: Dio. Dio il creatore di tutte le cose, attraverso il quale l’uomo sarà spinto a raggiungere le altezze dal mondo terreno ai regni celesti. Dio che è solo un riflesso della perfezione. E diventerà la sua abbazia, situata nel cuore dell’antico impero franco sull’Ile de France, dove sperimenterà tecniche costruttive rivoluzionarie come archi a capanna e volte a vela, dando origine a un nuovo stile artistico che il Vasari rinascimentale doveva battezzare e immortalare come “gotico”.
Ci volle molto tempo prima che riapparisse in Europa un gusto per l’arte del tardo medioevo. Solo ora l’interesse sarà avvolto da un velo ancora maggiore di mistero e, soprattutto, nostalgia. Sarà ancora una volta la Francia a promuovere questa reinvenzione culturale. Questo rinnovato interesse per l’arte, in contrasto con coloro che cercavano di far rivivere l’arte classica greco-romana, attirò l’attenzione di scrittori e pittori, scultori, architetti e, naturalmente, compositori. Così durante la seconda metà dell’Ottocento emerse una nuova corrente artistica, il neogotico che, nelle opere di musicisti come Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti e Giacomo Puccini in Italia, Richard Wagner in Germania ed Erik Satie in Francia, venne alla vita, e con essa molti simboli ed enigmi del mondo tardo medievale, solo ora in una prospettiva nazionalista. Infatti, il vasto lavoro di restauro intrapreso da Violet-le-Duc sul castello francese e la pubblicazione del romanzo di Victor Hugo portarono alla ricostruzione dell’antica cattedrale.
Tuttavia, lo stile gotico non offre solo una nuova concezione architettonica. Oltre i pinnacoli, gli archi rampanti, gli archivolti, i doccioni e le ogive come simbolici elementi strutturali e decorativi, oltre i castelli feudali, oltre le miniature, ha contribuito ad una nuova concezione della bellezza e della spiritualità le cui fondamenta avevano radici profonde che affondavano nelle viscere del mondo cristiano in cui persistono echi di filosofie più antiche. Suger l’aveva previsto. Saint-Chapelle lo incarna sottilmente: è un risveglio di luce.
@BettyZanolli