Questa immagine pubblicata dall’organizzazione umanitaria SOS Humanity mostra i rifugiati salvati dal Mar Mediterraneo seduti sul ponte della nave di soccorso marittima tedesca Humanity 1./foto Alliance, SOS Humanity, Max Cavallari
Roma Il governo federale ha chiesto all’Italia di soccorrere quasi 180 barconi di migranti a bordo della German Humanity 1.
Abbiamo chiesto al governo italiano di fornire assistenza immediata, ha detto l’ambasciata tedesca a Roma nelle risposte alla televisione italiana Raggio 3. Ne ha dato notizia ieri sera la trasmissione televisiva Il cavallo e la torre.
Le navi battenti bandiera norvegese Geo Barents e Ocean Viking e Humanity 1 con un totale di quasi 1.000 migranti soccorsi attendono da giorni in un porto sicuro al largo delle coste italiane.
Sulla nave tedesca c’è un’organizzazione SOS Umanità secondo più di 100 minori non accompagnati. Sotto il nuovo governo di destra del primo ministro Giorgia Meloni, l’Italia ha rifiutato di dare all’equipaggio un porto in modo che le persone potessero sbarcare lì.
Un portavoce della Commissione Ue ha sottolineato oggi che salvare vite umane in mare è un obbligo morale e legale dei Paesi Ue.
Alla fine di ottobre, Roma ha notificato con una lettera alla Germania e alla Norvegia che una nave di soccorso marittimo civile battente la sua bandiera ha violato gli standard di sicurezza e controllo applicabili. La lettera del Dipartimento di Stato afferma ora che il governo federale ha risposto alle note orali e ha presentato il suo parere legale.
Non è chiaro come progrediranno i problemi della nave. Interpellata, la Farnesina di Berlino non ha fornito ulteriori informazioni sui colloqui in corso con Roma.
In un libro di un giornalista che uscirà domani, la Meloni viene citata a proposito delle organizzazioni umanitarie. Se una nave di una ONG, diciamo, naviga sotto bandiera tedesca, ci sono due casi: la Germania la riconosce e se ne prende cura, oppure diventa una nave pirata, dice. © dpa/aerzteblatt.de