Taglio polemico nella 13a tappa del Giro: “Se vogliamo arrivare a Roma con 50 corridori la decisione è buona” – Giro

Il maltempo continua ad essere protagonista al Giro d’Italia. Quello 13a tappa che deve essere discusso tra Borgofranco d’Ivrea E Crans Montana con una distanza di 199 chilometri, è stato accorciato a 74,6 km a causa delle condizioni meteorologichecon forti piogge all’orario di partenza previsto, è stato freddo e ghiacciato per gran parte della discesa del porto.


La tappa di montagna, precedentemente tagliata dalle nevicate della zona, eliminando la maggior parte delle escursioni al Gran San Bernardo, ha subito ancora una volta un taglio considerevole, lasciando il percorso a 74,6 km. Perciò, Partiranno dalla cittadina svizzera di Sembrancher, alle 14:30, percorrendo i primi 120 km circa del percorso previsto.. La giornata affronterà la salita al Croce del cuore (15 km all’8,6%) e infine il porto crans montana (12,9 km al 7,2%). Quello il ciclista hanno preso un inizio neutralizzato sul suolo italiano, devono arrampicarsiPoi, all’autobus delle rispettive squadre di essere spostato verso l’uscita in territorio svizzero.



Mauro Vegnidirettore del Giro, ha commentato: I corridori hanno chiesto di deviare la tappa a causa dei protocolli meteorologici estremi. La notizia in tempo reale dalla Svizzera è che le condizioni sono molto migliori che qui in Italia. Devo dire che non è mai facile trovare un accordo perché ognuno ha i propri interessi. Il mio interesse è Giro.

Reazione del ciclista

Inglese Gerint ThomasLeader del Giro, di fronte alla tappa prevista “molti attacchi presto” con l’obiettivo di salvare ‘maglia rosa’ sulla salita dove ha vinto il Tour de Suisse: “Ieri abbiamo parlato con la Professional Cyclists Association (ACP) e il team ha parlato di quello che volevano fare. Penso che sia stata presa una buona decisione. Dovresti evitare questo clima freddo e umido per un periodo più lungo”.. Inoltre, uno degli INEOS-Grenadiers ha aggiunto: “Se vogliamo arrivare a Roma con almeno 50 corridori la decisione è buona”.


Dall’altra parte la Spagna Carlo Verona del Team Movistar, supporta anche: Prima di tutto abbiamo fatto una riunione e 22 squadre su 19 hanno votato per modificare il percorso. Alla fine, tutto ciò che vogliamo è lo spettacolo, non vogliamo la guerra. Penso dal punto di vista della sicurezza dei corridori Due ore sotto la pioggia sono sempre meglio di cinque”..

Italiano Gianni Moscon (Astana) lo ha espresso disaccordo con le modifiche al layout: E’ vero il tempo era brutto ed eravamo stanchi ma non credo che le condizioni abbiano permesso di accorciare la tappa. Per me puoi correre, quindi se qualcuno vuole fermarsi può farlo. I medici non ci ordinano di essere ciclisti professionisti. Se non ci piace, possiamo cambiare lavoro”..

Aroldo Ferrari

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