La squadra di Mourinho perde 2-1 contro la Fiorentina e potrà accedere alla Champions League solo se vincerà a Budapest contro il Siviglia.
I ‘Fiore’ sono riusciti a togliersi l’amaro in bocca dalla finale di Coppa Italia persa mercoledì contro l’Inter ea ritrovare la vittoria contro una Roma che aveva fatto un ottimo primo tempo ma ha sbagliato nella ripresa. passività eccessiva e alla fine prende il suo pedaggio.
Già pensando alla finale di mercoledì prossimo, in cui in palio non c’è solo un altro titolo europeo, che sarà il secondo di fila per i ‘giallorossi’, Mourinho si è presentato a Firenze con un undici inedito, pieno di sostituti e giocatori locali pronti. Cambieranno il brutto record dei romani in Serie A, dove non vincono dal 16 aprile contro l’Udinese.
Ma la Fiorentina, che è anche finalista europea -della Conference League-, è una squadra che ha bisogno di vincere per finire ottava in classifica, posizione che, se la UEFA deciderà di sanzionare la Juventus senza competizioni europee, significherà il rientro in Conference League, ha saputo tenersi vivo fino agli ultimi istanti di gara, quando si è scatenato per guadagnarsi la rimonta, un buon addio ai suoi tifosi nell’ultima partita della stagione all’Artemio Franchi.
Un lieto fine iniziato in modo molto diverso, con la Roma che ha primeggiato nelle fasi iniziali guidata da El Sharaawy, che ha chiuso la stagione al top della forma. È infatti l’italiano a rifinire il contropiede avviato da Belotti e Solbakken lo serve sul vassoio, di testa, dentro l’area per aprire le marcature.
La squadra guidata da Jose Mourinho ha avuto poche occasioni nel primo tempo per allungare in vantaggio, ma l’errore sotto porta di Belotti e l’intervento formidabile di Cerodolini hanno negato il gol a una squadra che continua a soffrire offensivamente, nonostante in giornate come sabato questo ha prodotto situazioni che sono molto redditizie.
E questo è qualcosa che il gruppo “Viola” di solito non perdona. A poco a poco, gli uomini di Italiano portano la partita in casa, affondando la Roma che ignora il pallone e crea a malapena danni o contropiedi. I domini locali erano più che evidenti, ma non riuscirono a sfondare le difese romane.
Fino a quando sul clacson non è spuntato Jovic, molto criticato in finale di Coppa per la sua gaffe, per pareggiare con un gol da attaccante puro, strappato un pallone vagante nel cuore dell’area per pareggiare e ala proprio, che erano tutt’altro che contenti con il punto vincente.
E lo trovano tre minuti dopo, all’88’: è proprio Icone a capitalizzare un errore di Ibáñez su rinvio, spingendo il pallone incontrastato a suggellare la vittoria e le chance della Roma di entrare nelle prime quattro.
Intanto ‘Fiore’ attende una possibile sanzione per intrufolarsi in Conference League, anche se come la Roma con il Siviglia, ha ancora un percorso finale contro il West Ham.
Scheda dati
1 – Roma:Swilar; Missori, Smalling (Mancini, m. 46), Llorente, Zalewski (Abraham, m. 80); Bove, Tahirovic, Wijnaldum (Cristante, m. 60); El Shaarawy (Celik, m.46), Solbakken (Ibáñez, m.71) e Belotti.
bersaglio: 0-1, ore 11: El Shaarawy; 1-1, m.85: Jovic; 2-1, mis.88: Icone.
Arbitro: G. Ayroldi. Ha ricevuto cartellini gialli per Saponara (m.25), Martínez Quarta (m.43), Venuti (m.50), Jovic (m.64) e Igor (m.77), dalla Fiorentina; ea Missori (m.32), Solbakken (m.58) e Mourinho (carrozza, m.84), da Roma.
incidente: La partita che ha coinciso con la trentasettesima giornata di Serie A giocata allo Stadio Artemio Franchi di Firenze.
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