spagnolo Pedro “Squalo” Acosta (Kalex) ha aggiunto la sua terza vittoria della stagione e la sesta nella categoria Moto2, vincendo con grande autorevolezza e più di sei secondi di vantaggio, cioè Gran Premio d’Italia della Moto2 contestato in Circuito del Mugellodavanti a Tony Arbolino (Kalex) dall’Italia e Jake Dixon (Kalex) dall’Inghilterra.
Una menzione speciale merita lo spagnolo Arón Canet (Kalex), autore della “posizione di primo piano”, poi caduta in rovina dove si è rotto il quinto metacarpo della mano destra e ha comunque afferrato il quarto.
Acosta ha ridotto di cinque punti il distacco in campionato da Arbolino, che ora ha 119 punti contro i 99 dello spagnolo. Alonso López, che dopo tanti incidenti in gara è riuscito a chiudere sesto, è terzo in classifica con 71 punti.
La prima novità dalla categoria intermedia vede protagonista il capogruppo, Canet Aron Spagna (Kalex), chi dopo aver raggiunto la “posizione di comando”, è caduto a terra e si è fratturato il quinto metacarpo della mano destradove oltre a colpire un buco, anche se questo non gli ha smorzato il morale e prima della gara aveva già avvertito che avrebbe dato tutto per cercare di ottenere la sua prima vittoria, ma anche per ridurre al minimo il dolore di rialzarsi. ha già preso “Enantyum”.
Non appena il semaforo si è spento, è uscito come un attimo di respiro, ma l’inglese Sam Lowes (Kalex) e lo spagnolo Pedro Acosta (Kalex) sono scivolati su entrambi i lati, prendendo il comando, con Alonso López (Boscoscuro) terzo e Aron Canet al secondo posto, quarto, mentre alle spalle della Spagna Fermín Aldeguer (Boscoscuro), che ha portato Darryn Binder (Kalex) dal Sud Africa e Jeremy Alcoba (Kalex) dalla Spagna davanti alla prima curva, San Donato.
Poco dopo e prima di completare la prima curva, tra le curve Casanova e Sabelli, Alonso López si è scontrato con l’inglese Sam Lowes, finito a terra e presuppone sanzioni per la Spagna da “lungo giro” per l’incidente. In un altro punto del circuito, anche lo spagnolo Marcos Ramírez (Kalex) è caduto fuori gara senza completare il primo giro.
Di fronte e con velocità di rotazione elevata, Pedro Acosta e Alonso López provano a spezzare il gruppo di testa, dove il madrileno non aveva scontato la penalità e quando lo ha fatto è finito sulla ghiaia, cosa che oltre a costringerlo a rifarlo gli è costata molte posizioni, visto che ha completato il terzo giro nono.
“Tiburón” Acosta era già in testa alla gara da solo, con 1,3 secondi di vantaggio sull’italiano Tony Arbolino (Kalex), che guidava un trio che comprendeva anche Aron Canet e Filip Salac (Kalex) e dietro un altro trio guidato dallo spagnolo Manuel “Manugas ” González (Kalex) e anche con Jake Dixon (Kalex) e Sergio García Dols (Kalex).
Alonso López ha sancito un altro “giro lungo”.bene questa volta, per tornare in gara al quattordicesimo posto, appena dietro l’italiano Celestino Vietti (Kalex).
Acosta ha gradualmente consolidato il suo vantaggio e aumentato il suo vantaggio decimo per decimo e giro dopo giro fino alla sua terza vittoria della stagione e sesta nella categoria.che potevano solo prevenire errori o guasti meccanici, man mano che cresceva il vantaggio sugli inseguitori.
La gara prima dell’equatore, prevista per 19 giri, è stata condannata al settimo giro, con Pedro Acosta “indossa” un vantaggio di 2,5 secondi su Arbolino, Salac e Canet, e ha più di sei secondi su García Dols, Dixon e González. Alonso López era, all’epoca, undicesimo in fila e cercava di recuperare quanto più terreno possibile.
A poco a poco, il trio di inseguitori Pedro Acosta si è “disperso” e ora solo, al fronte, Pedro Acosta è diventato il leader, seguito da Tony Arbolino, Filip Salac, Arón Canet e Jake Dixon.
Dopo l’Inghilterra, si è formato un gruppo guidato da Manuel González e Sergio García Dols e in cui Alonso López ha battuto i rivali fino allo stesso vantaggio al dodicesimo giro, da allora l’obiettivo è focalizzato sul tentativo di raggiungere il quinto, Jake Dixon.
Canet non si è dato per vinto e al tredicesimo giro ha scavalcato il ceco Filip Salac per cercare di consolidare la sua posizione sul podio, approfittando del fatto che Jake Dixon si era avventato al centro dell’Europa e ha dovuto concentrare i suoi sforzi su evitando. superato dagli inglesi.
spagnolo Alberto Arena (Kalex), è la prossima vittima della gara, in caduto al quindicesimo giro, all’angolo con San Donato.
Alonso López ha raggiunto il quinto posto, lottando fino alla fine con l’italiano Celestino Vietti (Kalex) e il ceco Filip Salac e forse pagando lo sforzo fisico messo in campo in una spettacolare rimonta.
Alla fine, la vittoria di Pedro Acosta è diventata la finale, davanti a Tiny Arbolino e Jake Dixon, con Aron Canet quarto che non ha resistito a una spinta finale del britannico, con Celestino Vietti davanti ad Alonso López e Filip Salac.
“Manugas” González era ottavo, con Sergio García Dols decimo, Borja Gómez (Kalex), diciassettesimo, davanti a Izan Guevara (Kalex) e con Albert Arenas, tornato a correre dopo la caduta, ventitreesimo.
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