Questo martedì 27 giugno, il governo italiano e la Federazione stanno prendendo provvedimenti contro il razzismo e l’antisemitismo. Per questo i calciatori non potranno più giocare con il numero 88 in Serie A, perché è un numero in codice nella simbologia nazista.
Lo ha riferito anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il quale ha dichiarato pubblicamente che questo provvedimento è “una risposta efficace e adeguata all’intollerabile pregiudizio costantemente presente negli stadi”.
In linea con ciò, il presidente della Federcalcio italiana, Gabriel Gravina, ha sottolineato che la credibilità del calcio è danneggiata e danneggiata da comportamenti discriminatori, che riflettono questo fatto nella società del Paese.
Cosa significa il numero 88?
Questo codice numerico è utilizzato dai neonazisti nel saluto fascista: “Heil Hitler”, che rende omaggio a Hitler Lives!, perché la H è l’ottava lettera dell’alfabeto.
Oltre a indossare la maglia dell’88, il rapporto ha anche vietato ai tifosi di calcio di indossare questo numero sui loro numeri, poiché ha dato origine al nazismo e ha reso i club responsabili del controllo del linguaggio delle canzoni e delle parole discriminando tra tifosi e giocatori.
Conseguenze dell’uso del numero 88 sulle magliette
Il caso più recente si è verificato nel marzo 2023, dove un tifoso ha indossato una maglia della Lazio, con il nome “Hitleson”. Per questo è squalificato a vita e non potrà entrare in nessuno stadio della capitale italiana.
Inoltre, se ci sono cori o azioni antisemite in uno stadio di calcio, la partita sarà considerata sospesa, in quanto considerata un atto di razzismo.
Leggi anche: Rivelano lo stipendio dell’arbitro che ha disputato la finale tra Millionaires e Nacional
Caso nel calcio italiano
Paolo Di Canio, il calciatore laziale ricordato con affetto, ha celebrato i suoi gol tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni 2000, con saluti fascisti sugli spalti, ha persino tatuaggi del politico, soldato e dittatore italiano Benito Mussolini.
Un altro atleta ad indossare il numero è il portiere Gianluigi Buffon, che scelse il numero 88 per la stagione 2000-2001, mentre giocava con il Parma in Italia. Tuttavia, dopo le critiche, ha votato per 77 e in seguito ha detto: “È stato un errore”.
Detto questo, i calciatori: Mario Pasalic dell’Atalanta e Toma Basci della Lazio, hanno dovuto cambiare numero di maglia per continuare a gareggiare in Serie A.