Nel 2019, quando si è dimesso da ministro dell’Interno, Salvini ha parlato degli anni in cui era stato accusato di diffamazione. Racketeov è a capo della nave dell’organizzazione tedesca Sea Watch, che salva i migranti nel Mar Mediterraneo. Salvini ha poi cercato di vietare alle navi delle organizzazioni umanitarie di attraccare nei porti italiani.
Racketeov decise di disobbedire alla catastrofe e salpò con la sua nave fino al porto dell’isola di Lampedusa. Durante le manovre, il contatto con le navi rappresenterebbe un rischio finanziario. Salvini ha rilasciato una serie di commenti poco lusinghieri al capitano sui social. Lo chiamava, ad esempio, adorazione tedesca, ricchi truffatori tedeschi e festeggiamenti.
La plenaria di Senta al centro ha deciso che ciò dispensava dall’immunità parlamentare nera. La maggior parte dei partiti politici non è d’accordo con questo. Le parole usate da Matteo Salvini nel discorso di Carola Racketeov non sono state atroci, ma esagerate, ha detto il senatore del Partito Democratico all’opposizione Alfredo Bazoli. Anche l’avvocato di Rackete, Alessandro Gamberini, non è d’accordo con la decisione di Sentu.
Per la moglie a Lampedusa voleva la condanna di Rackete, secondo il Corriere della Sera. Nmeck mnonice è, ad esempio, un magazzino di resistenza e flusso al vento. Tuttavia, un tribunale italiano alla fine lo ha assolto. Secondo la Corte Suprema, svolgeva solo compiti di personale a livello internazionale in primo luogo per quanto riguarda la protezione dei mari.
Controversie con l’autore
Salvini è comparso, come vittima, in altri due processi per diffamazione. Coperto in entrambi i casi è lo scrittore Roberto Saviano, che ha concesso ai suoi genitori l’immunità parlamentare.
Davanti al tribunale ha spiegato di aver definito Salvini e l’attuale premier Giorgia Meloniova bastardi per anni di due politiche di estrema destra in materia di protezione dei migranti nel Paese. Savian è sostenuto da rappresentanti dell’opposizione e organizzazioni che tutelano la libertà di stampa.
In un altro processo, un autore reso popolare dal libro di Gomorra sulla mafia napoletana è stato accusato di diffamazione per aver chiamato pubblicamente Salvini ministro della criminalità.
L’autore prosegue commentando che l’elezione dei cinquecento anni di Salvini in Calabria è stata sostenuta da persone che secondo l’autore sono più vicine alla criminalità organizzata. Ha anche criticato Salvini per aver citato l’immigrazione illegale come il più grande problema di sicurezza in questa regione del sud Italia, dove ha sede la più potente mafia italiana, la ‘Ndrangheta.
Sia la diffamazione che la diffamazione sono punibili in Italia, punibili con anni di reclusione.