Il cancelliere tedesco Olaf Scholz parla dopo un incontro con il premier italiano Giorgio Meloni.
I paesi dell’Unione europea (Ue) devono rispondere congiuntamente alla sfida migratoria e non “lasciare soli i paesi del Mediterraneo”, ha detto a Roma il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo un incontro con il primo ministro italiano Giorgio Meloni, riferisce l’agenzia Beta riferendosi all’AFP.
“Chiunque nell’UE voglia affrontare la sfida della migrazione può farlo solo insieme”. Ogni tentativo di lasciare la questione agli altri è destinato al fallimento”, ha detto il leader tedesco in una conferenza stampa con il capo del governo italiano.
Meloni, leader di una coalizione di destra, ha concentrato la sua campagna elettorale del 2022 principalmente sulla lotta all’immigrazione clandestina, ma dall’inizio dell’anno l’Italia ha visto un enorme aumento del numero di migranti.
Secondo il ministero dell’Interno, dall’inizio dell’anno sono arrivati in Italia circa 52.300 migranti, rispetto ai 21.200 dello stesso periodo del 2022.
Il principio di solidarietà
L’Italia, il primo paese ad entrare nell’UE dove negli ultimi anni sono arrivati centinaia di migliaia di migranti, ha criticato i suoi partner dell’UE per la mancanza di solidarietà nella distribuzione dei migranti, anche se un gran numero di essi ha poi lasciato il paese.
“Abbiamo parlato di come l’Italia, da sola, si sia recata nel Mediterraneo per salvare vite umane. L’Italia sta facendo un ottimo lavoro, ma penso che la grande sfida sia lavorare insieme” all’interno dell’UE, ha affermato il presidente del Consiglio italiano.
Secondo lui, la vera questione è difendere le frontiere esterne, combattere il traffico di esseri umani e promuovere l’immigrazione legale.
“L’Italia, la Grecia e altri Paesi del Mediterraneo stanno affrontando enormi sfide man mano che aumenta il numero di persone che arrivano alle loro frontiere. Non possiamo lasciare soli l’Italia e gli altri Paesi, dobbiamo adottare un approccio di solidarietà e responsabilità”, ha detto Scholz in una precedente intervista Il Corriere della Sera.
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