Pogacar ha ripetuto la vittoria al Giro de Lombardia nonostante soffrisse di crampi

MADRID, 7 ottobre (EUROPA PRESS) –

Il ciclista sloveno Tadej Pogacar (Emirates UAE Team) ha vinto questo sabato il Giro de Lombardia, l’ultimo “monumento” del calendario UCI, e dove ha ottenuto la sua terza vittoria consecutiva con un attacco chiave a 28 chilometri dal traguardo, nonostante la sofferenza dai crampi nell’ultimo viaggio fino all’arrivo a Bergamo.

Partendo dalla città di Como, in direzione della cittadina di Cantù, inizia un percorso di 238 chilometri in cui Pogacar e altri rinomati partecipanti affrontano una serie di salite esaltanti, con un dislivello totale fino a 4.400 metri. sul tuo percorso.

A 35 km dal traguardo è avvenuta l’azione decisiva, con lo stesso Pogacar e il connazionale Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che hanno provato a formare un gruppo di ‘polli’, dopo aver catturato l’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost) e il francese Julian Alaphilippe ( Passo Affrettatevi Soudal) prima.

Ai due sloveni e allo stesso Alaphilippe, insieme all’inglese Adam Yates (Emirates Team UAE) e al russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe), si sono uniti l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), lo spagnolo Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers ), il canadese Michael Woods (Israel-Premier Tech), l’australiano Chris Harper (Jayco AlUla) e gli italiani Andrea Bagioli e Fausto Masnada (entrambi di Soudal-Quick Step).

E tra tutti il ​​più forte sulle strade bergamasche è stato Pogacar che ha attaccato a 28 km dal traguardo e nel bel mezzo della discesa del Passo di Ganda. Senza alcun farmaco attenuante, il giocatore dell’UAE Team Emirates ha lentamente aperto varchi nei confronti degli inseguitori e ha dato solo paura sotto forma di crampi alla coscia destra, che non sono peggiorati.

Dopo aver conquistato per ultimo il Giro delle Fiandre, questa nuova vittoria regala a Pogacar il suo secondo “monumento” della stagione. Il suo tempo finale al traguardo è stato di 5 ore 55:33, 51 secondi più veloce del velocista che ha completato il podio, vinto da Bagioli davanti a Roglic.

Aroldo Ferrari

"Tipico comunicatore. Appassionato di Twitter esasperante e umile. Amante degli zombi. Fanatico del web sottilmente affascinante. Giocatore. Appassionato di birra professionista."