Sulla necessità di una conclusione immediata dei negoziati sul nuovo Patto su migrazione e asilo, hanno concordato i ministri della Migrazione (e degli Interni) dei cinque Stati membri MED5, che hanno partecipato ai lavori del 6° Sinodo tenutosi oggi a Salonicco.
In particolare, i Ministri di Grecia, Spagna, Italia, Cipro e Malta hanno invitato l’Unione Europea a muoversi rapidamente verso la creazione di un sistema forte ed efficace per la gestione delle sfide migratorie, in grado di fornire soluzioni realistiche e sostenibili.
I lavori del MED5 Summit sono stati aperti dal Vice Presidente della Commissione Europea, Sig. Margaritis Schinas, che nel suo breve intervento ha sottolineato che siamo di fronte a un momento critico del tipo “ora o mai più” e che forse non potremo proporre una soluzione perfetta. sistema, ma piuttosto un sistema imperfetto, piuttosto che la situazione attuale in cui non esiste alcun sistema.
Anche Commissario per gli affari interni Gli affari della signorina Ylva Johansson nel suo messaggio ha sottolineato che l’Europa non avrebbe vissuto e non vivrà una crisi come quella verificatasi nuovamente nel 2015. Allora “non avevamo né gli strumenti né le politiche per affrontare questo problema, a differenza di adesso”.
Il Ministro greco dell’Immigrazione e dell’Asilo e presidente del Sinodo, Sig. Dimitris Kairides, nella sua introduzione, ha spiegato il ruolo della Turchia come hub per l’immigrazione clandestina internazionale e come paese chiave per affrontarla, e ha aggiornato i suoi colleghi sugli eventi recenti. contattare le parti greca e turca per facilitare la loro migliore cooperazione.
Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha sottolineato che i principali problemi dell’Italia derivano dal fatto che la Tunisia è diventata un paese di transito per tutta l’Africa occidentale e il Sahel, poiché solo 1/6 di coloro che provengono dalla Tunisia sono cittadini tunisini. e il resto proviene dall’Africa sub-sahariana.
Il Ministro degli Interni spagnolo, Fernando Grande-Marlaska Gomez, ha chiarito che, nonostante la buona cooperazione con il Marocco, nelle ultime settimane si è registrato un forte aumento degli afflussi verso le Isole Canarie dal Senegal, a causa dei disordini verificatisi. in questo paese dell’Africa occidentale.
Il ministro dell’Interno cipriota, Konstantinos Ioannou, ha spiegato che c’è stata una diminuzione degli arrivi dai Territori occupati, ma c’è grande preoccupazione per l’aumento dei flussi via mare dal Libano e dalla Siria.
Infine, il Ministro degli Interni di Malta, Sig. Byron Camillieri insiste che i principali problemi di Malta derivano dalla Libia.
Nello specifico, nell’annuncio congiunto delle conclusioni del Summit MED5, i punti salienti includevano:
– La Commissione europea dovrebbe negoziare nuovi partenariati strategici e accordi reciprocamente vantaggiosi con i principali paesi terzi di origine e di transito.
– La Commissione europea dovrebbe garantire la piena attuazione dei partenariati e degli accordi con i paesi terzi, con l’obiettivo di fermare le partenze illegali, smantellare le reti di trafficanti, combattere con decisione la criminalità organizzata e aumentare i tassi di rimpatrio.
– Gli Stati membri MED5 affermano il loro impegno comune a proteggere le frontiere esterne dell’Unione Europea, in conformità con il diritto internazionale e i principi dell’UE.
– Gli stati membri MED5 affermano il ruolo di FRONTEX nel rafforzare gli sforzi degli stati membri dell’UE per proteggere i propri confini e chiedono alla Commissione Europea di stanziare risorse sufficienti a questa organizzazione.
– Gli Stati membri MED5 condannano qualsiasi tentativo di utilizzare la questione della migrazione come strumento per creare minacce ibride da parte di paesi terzi o meccanismi non statali. Le frontiere esterne dell’UE devono essere resilienti, compresa la linea verde a Cipro, che non è un confine.
– I paesi membri MED5 si impegnano ad affrontare le cause profonde della migrazione e a sostenere la promozione di percorsi legali per ridurre la migrazione illegale e promuovere una migrazione ordinata e sicura, nell’interesse di tutte le parti coinvolte.
– Gli Stati membri MED5 sottolineano l’importanza del ritorno come pilastro centrale della politica migratoria dell’UE, compreso il ritorno volontario assistito. Hanno ribadito la necessità di intensificare gli sforzi per rimpatriare i cittadini di paesi terzi che non hanno il diritto legale di soggiornare nell’Unione europea e hanno invitato la Commissione europea ad agire meglio per garantire che i paesi terzi rispettino gli impegni legali o concordati in merito alla loro riammissione . e ritorno.
Nel contesto del ruolo guida svolto dall’Europa meridionale nel definire un’efficace politica migratoria europea, i ministri MED5 hanno concordato di istituire un gruppo di lavoro di esperti per studiare e valutare idee e proposte innovative che promuovano soluzioni europee alle sfide migratorie comuni. Il relativo rapporto di questo gruppo di lavoro sarà presentato alla prossima sessione MED5 che si terrà in Spagna nel 2024.
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