La polizia ha arrestato uno dei mafiosi più pericolosi d’Italia, il 60enne Vincenzo La Porta. È stato arrestato in Grecia dopo essersi esposto attraverso le foto di se stesso mentre festeggiava la vittoria in campionato della sua squadra di calcio preferita, l’SSC Napoli.
La foto incriminante è stata scattata nel maggio di quest’anno, dopo che il Napoli aveva vinto il suo primo titolo italiano in 33 anni. SU FotoQuello che attualmente è virale su internet, La Porta si vede sul balcone sventolare una sciarpa biancoazzurra del Napoli. Nella foto indossa un berretto con visiera e il suo volto non è visibile. Tuttavia, le autorità hanno stabilito che la foto proveniva dall’isola greca di Corfù.
Gli investigatori italiani si sono poi recati in Grecia per ritrovarlo e, con l’aiuto dei colleghi locali, lo hanno arrestato venerdì. L’incidente sarebbe avvenuto mentre stava tornando a casa con il motorino. “È stato tradito dalla passione per il calcio e per il Napoli. Con la vittoria del campionato La Porta non ha potuto fare a meno di festeggiare”, ha detto la polizia notizie della BBC.
Le autorità hanno perseguitato senza sosta La Porta, monitorando attentamente i suoi movimenti finanziari e online e “aspettando che commetta un errore”, ha affermato l’agenzia. AP.
La Porta rimase latitante per più di 11 anni. La polizia lo ha arrestato sull’isola greca di Corfù e ora è in carcere in attesa di estradizione in Italia. Se verrà effettivamente estradato in Italia, sconterà una pena detentiva di 14 anni e quattro mesi.
La lotta dell’Italia alla mafia
La Porta è già stato condannato in Italia in contumacia per associazione a delinquere, evasione fiscale e frode. Si ritiene che abbia o abbia avuto stretti legami con le organizzazioni criminali napoletane telecamera, che è una delle cosche mafiose più antiche e più grandi d’Italia. La Porta è accusato di riciclaggio di denaro a favore del clan camorristico Contini, che opera a Napoli.
Secondo l’agenzia ČTK la camorra si concentra sul traffico di stupefacenti, in particolare di eroina dalla Turchia e cocaina dal Sud America. Altre attività mafiose includono la prostituzione organizzata, il gioco d’azzardo o lo scarico illegale di rifiuti pericolosi. Secondo quanto riferito, ha 7.000 membri. L’azienda opera principalmente a Napoli e in Campania, ma espande le proprie attività anche in diversi altri paesi, ad esempio negli Stati Uniti.
La Porta cercherà però di difendersi dall’estradizione in Italia. I suoi avvocati hanno criticato pubblicamente la sua detenzione. “Ha fondato una nuova famiglia in Grecia… Aveva un figlio di nove anni e lavorava come cuoco per mantenersi. Soffre di malattie cardiache. Se venisse estradato, sarebbe devastante per lui e la sua famiglia”, ha detto all’AP l’avvocato di La Porto.