Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha fatto riferimento alla questione immigrati/rifugiati durante un’intervista alla radio pubblica e alla televisione Rai.
“La questione delle ricollocazioni non è molto importante, negli ultimi mesi il numero è stato davvero minimo. “Il problema è fermare l’arrivo dei migranti in Italia, ma ancora non vedo una risposta concreta”, ha sottolineato Meloni.
Sottolinea che “l’Italia da tempo ha informato i suoi partner che non poteva riaccogliere automaticamente coloro che hanno chiesto asilo in altri Paesi e sono originariamente entrati in Europa dall’Italia”.
“I nostri punti caldi sono pieni e l’Europa deve aiutarci a proteggere i nostri confini”, ha affermato il capo del governo italiano.
Riferendosi alla criminalità organizzata, ha sottolineato che “non si lascerà intimidire” e che “il governo e lo Stato italiano risponderanno a qualsiasi azione aggressiva della criminalità organizzata”.
Riguardo ai suoi rapporti con il commissario agli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, il primo ministro italiano ha dichiarato di avere l’impressione che “nell’ultimo anno abbia rilasciato molte interviste criticando l’operato del suo governo”.
«Per me l’approccio è più basato sulla critica che sulla cooperazione, ma questo non significa che voglio combattere Gentiloni», ha aggiunto.
Infine, commentando l’intervento odierno della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in cui la presidente della Commissione ha sottolineato di aver chiesto a Mario Draghi di preparare un rapporto sulla competitività in Europa, Georgia Meloni ha sottolineato: “questo viene dal italiano più prestigioso al mondo, sono sicuro che saprà dimostrare una sensibilità speciale per il nostro Paese, questa è sicuramente una buona notizia”.