L’Italia continua a inasprire la sua politica sui rifugiati. In futuro, i migranti respinti dovranno versare una cauzione di 5.000 euro per evitare la detenzione in attesa della deportazione. Anche gli aiuti tedeschi ai rifugiati provocarono rabbia a Roma.
L’Italia ha deciso che in futuro i richiedenti asilo respinti dovranno versare una cauzione di 4.938 euro. In questo modo possono evitare la detenzione in attesa della deportazione mentre il loro ricorso viene esaminato. Se un richiedente asilo scompare senza una ragione apparente, gli verrà trattenuta la somma della cauzione.
Il denaro è destinato a coprire le spese di alloggio e soggiorno per un mese, nonché le spese di rimpatrio se la domanda viene respinta definitivamente. Lo disciplina un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana.
Normativa sull’immigrazione irregolare
Questo importo dovrebbe essere richiesto alle persone che cercano di eludere i controlli alle frontiere. Devono pagare anche coloro che non hanno sostanzialmente diritto all’asilo perché provengono da paesi di origine dichiarati sicuri.
I politici dell’opposizione di sinistra hanno criticato aspramente il governo del governo di estrema destra guidato dal primo ministro Giorgia Meloni; la decisione è stata criticata come “disumana”. Giorni prima della pubblicazione della decisione, l’Italia aveva annunciato che avrebbe aumentato a 18 mesi il periodo massimo di detenzione in attesa di espulsione per i richiedenti asilo respinti.
Nuova disputa tra Roma e Berlino
Nel frattempo l’Italia era arrabbiata con la Germania. Il governo di Roma ha chiesto chiarimenti sui piani della Germania di utilizzare gli aiuti finanziari statali per sostenere le organizzazioni umanitarie in Italia che salvano i migranti in difficoltà in mare. Secondo l’agenzia italiana Ansa si tratta di una “grave anomalia” nei rapporti tra i Paesi europei, secondo alcuni vicini alla Meloni.
Il Ministero degli Affari Esteri ha sottolineato che il governo federale attua solo le decisioni già note al Bundestag. “L’obiettivo è incoraggiare il salvataggio civile in mare e progetti a terra per coloro che sono salvati dal pericolo in mare”, ha detto un portavoce del ministero. I primi pagamenti per progetti di rifornimento a terra e progetti di salvataggio in mare sono imminenti. Il finanziamento ammonta tra i 400.000 e gli 800.000 euro.
130.000 Profughi in barca dall’inizio dell’anno
Secondo i dati del Viminale, dall’inizio dell’anno sono arrivati in Italia circa 130mila profughi via mare. Questo numero è quasi il doppio rispetto all’intero 2022. A lunedì della scorsa settimana, l’Italia ha registrato più di 15.000 imbarcazioni sfollate.
Il punto focale è l’isola mediterranea di Lampedusa, che si trova a soli 145 chilometri a nord della Tunisia. Solo questo mese sono scesi lì più di 10.000 migranti.