Il governo del primo ministro Giorgia Meloni vuole sfruttare i suoi legami con diversi paesi arabi per convincerli a fare pressione su Hamas affinché rilasci gli ostaggi israeliani. Lunedì è previsto il primo incontro con il re di Giordania.
Il re giordano Abdullah II bin Al-Hussein sarà lunedì a Roma. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri e vice primo ministro Antonio Tajani (Forza Italia/PPE) in un’intervista alla radio RTL SU. Ha descritto le relazioni con la Giordania e altri paesi arabi come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti (EAU) come “molto buone”.
“A livello politico i rapporti sono molto buoni con Egitto e Marocco, ma anche con la Tunisia, dove c’è un problema migratorio […] “Bisogna mantenere il dialogo anche con i paesi che non hanno le nostre stesse politiche”, ha detto Tajani.
Il governo Meloni ha avviato il dialogo con diversi paesi arabi per fare pressione su Hamas. Nel breve termine, circa una dozzina di persone, tra cui diversi italo-palestinesi, potranno lasciare il Paese attraverso il valico di Rafah, tra Gaza e l’Egitto.
“Stiamo lavorando intensamente con il nostro consolato a Gerusalemme e con la nostra ambasciata al Cairo per far uscire i nostri colleghi dalla Striscia di Gaza. […] “La priorità di tutelare la sicurezza dei cittadini italiani viene prima di tutto”, ha proseguito Tajani.
Giovedì Meloni ha parlato telefonicamente con il re di Giordania per riaffermare la volontà dell’Italia di contribuire alla sicurezza e alla stabilità nella regione. Nella conversazione telefonica si è discusso degli ultimi sviluppi del conflitto tra Hamas e Israele.
Nei suoi colloqui con il re giordano, Meloni ha chiesto una rapida “allentamento” del conflitto e di non estenderlo ad altre regioni. Ha sottolineato l’importante ruolo della Giordania in questo contesto. Entrambi i capi di Stato e di governo hanno sottolineato l’importanza di continuare a coordinarsi sugli sviluppi della crisi nei prossimi giorni.
I due capi di Stato si sono incontrati l’ultima volta a Roma nel dicembre dello scorso anno per discutere di una cooperazione approfondita nei settori della sicurezza e della difesa.
Hamas chiede il rilascio dei prigionieri palestinesi, tra cui donne e bambini, in cambio degli ostaggi presi negli ultimi attacchi.