Dopo la cancellazione della visita a Dubai, i fedeli della penisola arabica hanno continuato a pregare nelle chiese per il Papa e per il successo della COP28. Lo sottolinea il Vicario apostolico per l’Arabia del Sud, mons. Paolo Martinelli, in un articolo per l’Agenzia Fides vaticana.
Lo stesso Papa Francesco gli aveva parlato della sua intenzione di prendere parte a una conferenza sul clima quando Martinelli lo aveva incontrato al sinodo di Roma in ottobre. “Ho potuto vedere che questo viaggio era molto importante per lui. Lo considerava un impegno molto importante” ha proseguito il Vicario Apostolico.
«Sapevamo fin dall’inizio che non si trattava di una visita pastorale e l’obiettivo era intervenire alla COP28», prosegue il sacerdote di origine italiana.
“Nemmeno 48 ore”
La durata del viaggio, infatti, era prevista molto breve – “nemmeno 48 ore” – ma erano previsti numerosi incontri bilaterali. “6 ore di viaggio e 3 ore di differenza oraria. “Sarà sicuramente un percorso molto duro, anche dal punto di vista fisico”, ha spiegato Martinelli.
Quando si è diffusa la notizia del viaggio del Papa, ha inviato lettere a tutte le parrocchie dell’Arabia meridionale chiedendo preghiere per il Papa e per la sua riuscita partecipazione alla COP28. “Continuiamo a pregare nelle nostre chiese per il successo di questo incontro molto importante, e ora queste preghiere sono integrate dalle preghiere per la salute del Papa”.
Come Chiesa nell’Arabia meridionale, la questione del cambiamento climatico rimane loro a cuore e apprezzano l’intervento del Papa su questo tema, ha scritto il vicario dell’Arabia meridionale. “Soprattutto i nostri giovani sentono profondamente questo problema”.
Alla COP28 però sarà presente la Santa Sede e anche la Chiesa locale farà la sua parte. “Faremo di tutto affinché il messaggio del Santo Padre sia conosciuto e recepito” ha concluso il suo intervento Mons. Martinelli.
(fides -mg)
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