Pogacar, un leader d’altri tempi, ha ottenuto la sua storica serie di vittorie consecutive al Giro

Lo sloveno ha vinto ancora, ampliando il suo distacco dal secondo posto e stabilendo quasi un nuovo record nel ciclismo moderno

Un insaziabile divoratore di dischi. Un corridore superlativo pronto a stabilire record sconosciuti nel 21° secolo. Un leader d’altri tempi. Tadej Pogacar Questo non ha eguali nel ciclismo moderno. Nel 2020, all’età di soli 21 anni, è diventato il più giovane vincitore del Tour de France dopo la Seconda Guerra Mondiale e ora è destinato a lasciare il segno al Giro d’Italia. Lo sloveno, che ieri ha messo a segno il suo quinto successo Corsa Rosapuò coprire una delle distanze più ampie degli ultimi 60 anni.

Pogi è andato oltre Daniele Filippo Martinez in poco più di sette minuti e mancano ancora tre tappe in alta montagna dove il chilometraggio rischia di aumentare: questo mercoledì, con cinque salite e arrivo in vetta al Brocon; che è venerdì, con chiusura a Cima Sappada; e sabato, con la doppia scalata del Monte Grappa.

Questo martedì ha brillato di nuovo in una giornata cambiata dal maltempo. La neve, il freddo e il pericolo di cadute hanno fatto sì che il percorso dell’Umbrailpass non fosse completato e il tracciato fosse ridotto a 121 chilometri, 85 chilometri in meno del previsto. La partenza avviene a Spondigna quattro ore dopo l’orario previsto. Il gruppo si è mosso nervosamente fino a raggiungere il tratto decisivo degli ultimi 25 chilometri, con le successive salite al Passo Pinei e al Monte Pana. La scorsa settimana la direzione del Giro ha deciso di non scalare lo Stelvio a causa del rischio valanga. La decisione giusta per tutelare gli attori dello spettacolo.

Gli Emirati Arabi Uniti Slovenia, con l’aiuto di Movistar, hanno dominato il palco dove Alafilippe, picolo, ballerini E Insegnante Sono fuggiti attraverso la nebbia, la pioggia e il freddo. Ci hanno anche provato Pelayo SanchezA 20 chilometri, sulla salita al Passo Pinei, costoso E Pellizzari. I fuochi d’artificio continuarono finché lo sloveno, senza visibile difficoltà, si separò dai suoi nemici. Non ha attaccato, non è sceso di sella, ha solo mantenuto un ritmo che non poteva essere eguagliato dai suoi rivali abituati a convivere con piloti di livello superiore. Ha gestito lo sforzo pensando alle sfide future. Venti secondi (più bonus) hanno lasciato il posto a Martínez, più solido di Thomas. La nuova vittoria di Pogacar, il suo record di 74esimo, estende il suo dominio al Giro che statisticamente potrebbe passare alla storia.

In questo secolo la differenza maggiore tra le prime due edizioni si è registrata nel 2006, edizione in italiano Iban Basso oltre la Spagna Josè Enrique Gutiérrez in nove minuti e 18 secondi. Il secondo miglior record è del 2001, quando era locale Gilberto Simoni superato Abramo Olano alle 07.31.

Il reddito più elevato degli ultimi 70 anni è stato raggiunto nel 1954 dalla Svizzera Carlo Clericiche alienò i suoi connazionali Ugo Koblet in 24 minuti e 16 secondi. Undici anni dopo, nel 1965, Vittorio Adorni superato Italia Zilioli alle 11.26. La più grande discrepanza nella storia fu registrata nel 1914 (sesta edizione, la prima edizione fu completata in base al tempo impiegato e non in base ai punti). La gara è stata molto combattuta, c’erano 81 partecipanti ma solo otto sono arrivati. Su un percorso di 3.162 chilometri, l’Italia Alonso Calzolari Ci sono volute 135 ore, 17 minuti e 56 secondi; un’ora, 57 minuti e 26 secondi rispetto al connazionale Pierino Albini.

Un tempo di eroi che non si fermano davanti agli ostacoli, come Pogacar. Il corridore sloveno sta cercando di diventare anche il miglior debuttante nel ciclismo moderno conquistando la classifica Generale (maglietta rosa), Montagna (azzurra) e Regolarità (ciclamino). Le triplette che aveva ottenuto Eddy Merckx nel 1968, anche lui alla sua prima partecipazione. Tadej e Eddy, altrettanto impareggiabili.

Pogacar domina con autorità la Montagna. Hanno già 224 punti, il secondo è Scaronicon 78. Nell’ordine è terza, con 99 punti è leader Jonathan Milanocon 284 punti.

Aroldo Ferrari

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