Un tribunale ucraino ha emesso un mandato d’arresto nei confronti dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich con l’accusa di tradimento per un accordo firmato con Mosca nel 2010 sulla presenza di una flotta russa in Crimea.
L’accordo, meglio noto come Patto di Kharkiv, consente a Mosca di espandere la presenza della flotta del Mar Nero nel porto di Sebastopoli.
Viktor Yanukovich, fuggito in Russia nel 2014 dopo le proteste antigovernative, è stato condannato a 13 anni di carcere in contumacia per tradimento. Il caso riguarda una lettera inviata da Yanukovich il 1 marzo al presidente russo Vladimir Putin, chiedendogli che le forze armate e di polizia ristabiliscano l’ordine in Ucraina.
Reuters riferisce di non essere stati in grado di contattare direttamente l’ex presidente dell’Ucraina per un commento sulla decisione della corte, osservando che in passato ha negato le accuse di tradimento.
L’ufficio del procuratore ucraino ha affermato che un tribunale di Kiev aveva ordinato l’arresto di Yanukovich perché il Patto di Kharkiv aveva consentito alla Russia di aumentare il numero delle sue truppe in Ucraina e quindi occupare e annettere la penisola di Crimea.
Gli investigatori ucraini hanno informato Viktor Yanukovich lo scorso gennaio che era sospettato di tradimento a causa dell’accordo che aveva firmato con Mosca.
La Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio e ha utilizzato la flotta del Mar Nero per colpire obiettivi strategici nei paesi vicini durante la guerra, che Putin ha definito “operazioni militari speciali”.
Fonte: AMPE