Il Giro d’Italia continua il suo viaggio e una settimana fatidica possedere in menù le tappe di alta montagna e l’ultimo cronometro a Verona.
Anche se il favorito numero uno è Richard Carapaz dell’Ecuador (Ineos)maglia rosa di un generale che in un minuto comprime i primi 5, i pronostici sono ancora aperti.
(Il lutto nel ciclismo nazionale: trovato morto l’ex campione colombiano)
(Nairo Quintana, pro e contro di un possibile passaggio all’Astana: analisi)
nel complesso stretto
Ma sul ciclista di Carchen non sono svaniti tutti i dubbi. Sebbene la sua squadra abbia dominato la gara nella prima settimana, nella seconda ha mostrato una rottura abbastanza seria. Carapaz affronta da solo, in inferiorità, le tappe di montagna più impegnative.
Al secondo posto c’è Jai Hindley (Bora) dell’Australia, a soli tre secondi da Carapaz. Questo “australiano” ultraleggero non è estraneo, è arrivato secondo al Giro 2020 e ha appena vinto la tappa di Blockhaus.
Speranza
Mikel Landa, dal quarto posto a 59 secondi da Carapaz, Sapeva che stava affrontando uno degli ultimi treni per colpire il pugno che molti avevano sperato e che non è arrivato.
Le opportunità si stanno esaurendo e la Murgia ha una prospettiva teoricamente favorevole, con tappe di montagna impegnative e distinzioni convenienti.
Il leader del Bahrein è chiaro che il suo Giro è “iniziato”. Finora lascia ancora qualche perplessità, soprattutto per la difficoltà mostrata sulla tappa di Superga a tenere il passo dei migliori quando uno di loro fa un cambio di passo.
settimana terribile
Mercoledì c’era legno: Tonale, non gol, a scaldare dall’inizio (8,6 km a 6,3)e poi Giovo (km 3,5 – 6,8), Vetriolo (km 1,11,8 – 7,7) e Monterovere (km 1,8,8 – 9,6) con punte a soli 8 km dall’arrivo a Lavarone.
Giovedì sosta con tappa tra Borgo Valsugana e Treviso, a 152 km, non è affatto una passeggiata divertente, perché ha parti che rompono le gambe.
L’ultimo weekend sarà decisivo. Venerdì tra Marano Lagunare e Santuario de Castelmonte saranno quattro le escursioni, compreso un viaggio attraverso la Slovenia, con Kolovrat (10,4 km all’8° e arrivo in cima al Santuario (2°, 7,3 km al 6°).
Sabato, 167 km al giorno tra Belluno e La Marmolada (Passo Fedaia) con tre salite molto impegnative, San Pellegrino (1,9,6 km a 8), Pordoi (Categoria Speciale, Cima Coppi, 11,9 km a 6,6), con un picco a 2.236 metri, e la finale alla Marmolada (1,12,9 km a 7,8).
La gara si chiuderà domenica 29 con cronometro individuale nota a quasi tutti, la 17 chilometri di Verona con la salita alla Torrecella Massimiliana e la finale all’Arena, dove Richard Carapaz ha trionfato nel 2019.
Il Giro entra in settimana con forti emozioni.
(Luis Díaz: numeri impressionanti in sole 13 partite per il Liverpool)
(Video: il portiere dell’Aston Villa Robin Olsen viene aggredito brutalmente)
EFE