La Farnesina ha convocato oggi l’ambasciatore russo Sergei Razov a causa delle accuse secondo cui il sentimento anti-russo stava crescendo in Italia. Nel fine settimana, l’ambasciata russa a Roma ha pubblicato un testo in cui si affermava che i media italiani stavano conducendo una campagna contro la Russia.
Secondo Roma, tuttavia, i media hanno solo descritto la brutalità delle truppe russe in Ucraina.
Secondo un rapporto pubblicato dall’ambasciata russa, i media italiani hanno riportato la guerra in Ucraina “basata esclusivamente su fonti occidentali o ucraine”. Mosca afferma che la stampa italiana ha lanciato una campagna aperta contro la Russia, portando a una maggiore ostilità nei confronti della Russia e del popolo di lingua russa dell’ex Unione Sovietica. I cittadini russi che vivono in Italia lamentano violazioni dei loro diritti, molestie e mancanza di informazioni obiettive.
Il ministero degli Affari esteri italiano ha detto all’ambasciatore Razov di aver respinto “le indicazioni del presunto coinvolgimento dei media nel nostro Paese nella campagna anti-russa”. Il ministero ha anche condannato nuovamente l’attacco russo all’Ucraina. “Nessuno sta conducendo una campagna anti-russa in Italia, i media riferiscono solo degli atti brutali compiuti dall’esercito russo”, ha affermato il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.
Secondo gli analisti, ai funzionari russi viene regolarmente dato spazio nei media italiani per difendere le politiche del Cremlino. A maggio ha attirato molta attenzione la partecipazione di circa un’ora del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sul canale italiano Rete4. Il presentatore pro-Cremlino Vladimir Solovyov appare regolarmente in programmi televisivi. Domenica, il canale La7 ha trasmesso un’intervista di mezz’ora con la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharov. (CTK)