Madrid
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Fa notizia il doppio ritiro di Sainz e Leclerc a Baku, anche perché nella squadra italiana questo evento non si verificava da 13 anni, quando nel 2009, in Australia, Kimi Raikkonen e Felipe Massa non hanno terminato la gara per problemi alla vettura (visto che ci sono stati quattro doppi ritiri alla Ferrari ma tutti per caso). I problemi riscontrati nell’ultimo GP non sono nati in Azerbaijan, ma hanno manifestato i primi sintomi in Spagna. Nella gara svoltasi a Montmeló, Leclerc si è ritirato al giro 28 per problemi al turbo, mentre anche Guanyu Zhou, un altro pilota con motore Ferrari (Alfa Romeo), ha dovuto abbandonare la gara per un’improvvisa perdita di potenza.
La crisi che si è aperta da allora è costata alla squadra Maranello, che improvvisamente è passata dall’essere l’auto leader nel Campionato del Mondo a mettere in evidenza i suoi problemi di affidabilità del motore. A Monaco si è notata una diversa brutta situazione nella squadra, ma non ci sono stati problemi al motore che hanno coinvolto la vettura. La scorsa settimana si è verificato un incidente allarmante Mattia Binotto, la squadra principale della Ferrari e tutte motorizzate. I doppi ritiri di Leclerc e Sainz, insieme alla Haas di Kevin Magnussen e all’Alfa Romeo di Zhou sono stati segnati da problemi al motore.
L’unico che, secondo la Ferrari, non ha subito la stessa battuta d’arresto è stato lo spagnolo Carlos Sainz, ferito a causa di un guasto idraulico. Una grande crepa che si è aperta ha costretto quattro Ferrari a finire la gara in anticipo. Charles Leclerc, che era in testa alla classifica prima che tutte queste battute d’arresto venissero evidenziate, è ora al terzo posto, superato dall’olandese Verstappen e dal compagno di squadra Sergio Pérez.
Tanto potenziale, poca affidabilità
L’aumento di potenza del propulsore ha permesso alla Ferrari di dominare quasi tutta la classifica del sabato durante il campionato. Leclerc, in otto gare quest’anno, ha conquistato sei pole position e soprattutto in tutte le gare è partito dalla prima fila. Se sabato mostrano potenza dominante in pista, la Ferrari non è riuscita a ottenere gli stessi risultati nei giorni del Gran Premio.
La domenica i ‘proiettili rossi’ si sono sempre rivelati meno affidabili, prima per guasti individuali (crash o start), e in questa parte di stagione per problemi al motore. Il team principale della Ferrari ha dichiarato al microfono di Sky Sport come ovvio problema apparso a Baku: «Due ritiri come questo ci puniscono. La strategia è buona, ma abbiamo problemi di affidabilità reali. Con l’aumento della potenza del motore, perdiamo affidabilità.
Binotto è stato onesto sugli aggiustamenti che si potrebbero fare per il prossimo Gran Premio: «Prestazioni e affidabilità devono essere impeccabili. Il Canada è piccolo e analizzeremo il problema ma non saremo in grado di risolverlo rapidamente, proveremo ad aggiungere nuovi componenti e poi agiremo. La disposizione della squadra italiana verrà mostrata su un lavoro speciale sull’affidabilità della vettura, anche se questo potrebbe costare denaro punizione a causa di modifiche in parti importanti. Lo stesso Leclerc ha dichiarato che stava discutendo con la squadra quando sarebbe stato meglio prendere la penalità per il terzo danno turbo della stagione.
L’arrivo a metà campionato mette in allerta la squadra e la Ferrari cerca di rimediare alla rottura del motore. una macchina con potenza per vincere la Coppa del Mondo ha lottato contro il tempo per trovare una soluzione ed evitare che la siccità senza titolo (dal 2007, con Raikkonen) si protraesse per un altro anno.