Sono 178 i testimoni che dovrebbero testimoniare e il processo inizia dopo quattro anni di indagini e una serie di sequestri di prove chiave da parte della Polizia economica italiana.
Secondo i pm, i dirigenti della Società Autostradale Italiana e della Spea, società che si occupa della manutenzione di alcune infrastrutture, sapevano che il ponte Moradi aveva grossi problemi – che rischiavano concretamente di crollare – ma non ne sono subentrati. iniziativa necessaria.
Contestualmente chiederanno di poter adire il tribunale per elevati risarcimenti i titolari di esercizi commerciali della zona, che hanno perso buona parte del proprio fatturato, nonché i titolari di immobili situati nei pressi del Ponte Morandi. Tuttavia, è possibile che, per questo parametro finanziario, sia necessaria una nuova sperimentazione separata.
A causa dell’elevato numero di testimoni e imputati, il processo che inizia oggi si svolgerà contemporaneamente nelle quattro aule dei tribunali di Genova ma, come riportato dalla stampa italiana, la fase principale, con riferimento alle maggiori responsabilità e negligenze che hanno causato il crollo di questo grande ponte dovrebbe iniziare a settembre.
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