Nuove informazioni sui casi di 101 migranti che sono stati salvati il 28 luglio, 75 miglia nautiche a sud-est di Karpathos e portati a Leros, sono state rilasciate martedì dal quartier generale della Guardia Costiera.
Secondo loro, in un esame preliminare effettuato dall’Autorità Portuale di Leros con l’aiuto di ufficiali della Direzione della Sicurezza e Protezione delle Frontiere Marittime (DAPTHAS.) in collaborazione con l’Ufficio Mobile delle Operazioni (Ufficio Mobile) EUROPOL, da cui è stata richiesta assistenza nell’ambito del Piano Operativo Nazionale (PON), è apparso il coinvolgimento di cinque persone, accusate di tratta, che erano tra 101 migranti e arrestate.
I migranti soccorsi sono salpati dal Libano verso l’Italia, pagando i trafficanti che vivono in Libano in contanti che vanno da $ 6.500 a $ 8.000 a persona. Le cinque persone accusate dalle autorità di essere trafficanti di esseri umani, secondo il Quartier Generale della Guardia Costiera, controllavano la nave, svolgendo ruoli diversi in varie azioni-lavoro a bordo che, a causa dell’eccessivo numero di passeggeri e della povertà. condizioni igieniche, non idonee alla navigazione. Le 5 persone arrestate sono state portate oggi (martedì) alla Procura di primo grado di Kos e sono state presentate accuse penali per “partecipazione a un’organizzazione criminale con l’obiettivo di ingresso e uscita illegale di stranieri dal Paese”.
La Divisione per la sicurezza e la protezione delle frontiere marittime, in collaborazione con l’Autorità portuale di Leros, sta indagando sulla possibile estensione delle azioni dei membri dell’anello ad altri casi, nonché sulla loro collaborazione con altri membri organizzati dell’anello con lo stesso caso o attività criminali simili.