Mario Draghi ha inviato il suo messaggio privato, una settimana prima delle elezioni del 25 settembre. Il premier tecnocratico italiano ha presentato un nuovo pacchetto di misure a sostegno delle famiglie e delle imprese per un totale di quattordici miliardi di euro. I principali interventi riguardano la dichiarazione dei redditi per le imprese, il prolungamento della riduzione delle tasse statali sui carburanti e un “bonus” di 150 euro, che sarà assegnato a 22 milioni di cittadini.
Tuttavia, allo stesso tempo, il presidente del Consiglio dei tecnocrati italiani fa riferimento direttamente e indirettamente a questioni relative alla campagna pre-elettorale. “La democrazia del nostro Paese è forte, non cede ai nemici stranieri e ai loro mercenari. Dobbiamo avere fiducia nella nostra democrazia”, ha detto Draghi.
Secondo gli analisti, il riferimento è alla Lega italiana di destra e ad Adelphia, la prima forza politica a votare intenta a tutti i sondaggi. La Lega – e in passato – è stata accusata di avere rapporti troppo stretti e amichevoli con Putin, mentre l’estrema destra sostiene ancora le famose posizioni di Ungheria e Polonia.
“Non c’è spazio per pericolosi nazionalismi”
Riferendosi a Viktor Orbán e alla schiacciante relazione del Parlamento europeo, Mario Draghi ha aggiunto: “Il nostro intero approccio e le nostre idee sull’Europa sono concrete. I nostri alleati sono Germania e Francia, così come altri paesi europei che combattono per lo stato di diritto”.
Interrogato sul nuovo governo italiano che uscirà dal voto, ha significativamente aggiunto che “i partner dovrebbero essere scelti non solo in base alle somiglianze ideologiche ma anche agli interessi degli italiani. In altre parole, rispondendo alla domanda “chi sono i partner che mi aiuterà di più a proteggere questi interessi?” e chi è il più importante?”
Un Draghi con una posizione chiara, che lancia il messaggio che non c’è spazio per pericolosi nazionalismi e isolazionisti e esclude ancora una volta che possa essere interessato a un secondo mandato da presidente del Consiglio.
Theodoros Andreadis Syngellakis, Roma