Era il settembre 2019 quando l’ex Presidente della Repubblica, sig. Prokopios Pavlopoulos, si recò a Rimini, in Italia, per partecipare a una cerimonia commemorativa tenutasi al cimitero militare di Riccione in memoria dei greci morti nella battaglia di Rimini.
Allora Prokopis Pavlopoulos non andò da solo e oltre ai ministri che lo accompagnavano, i sopravvissuti alla storica battaglia erano dalla sua parte. Tra questi, O Zachos Hatzifotiou il quale, pur non essendo sull’aereo, ha detto “sì” e si è ritrovato accanto all’ex presidente della Repubblica ellenica.
Questo è stato anche il suo ultimo viaggio fuori dalla Grecia, tuttavia, non ha voluto mancare alla cerimonia di tributo all’iconico protagonista della “Brigata Rimini” greca, che ha segnato un passo importante nella ritirata delle truppe tedesche e nell’indebolimento potenza tedesca. “Linea difensiva gotica” tedesca, come dice Prokopis Pavlopoulos.
Nel dettaglio cosa dice Prokopis Pavlopoulos
“A nome dello Stato greco, ancora una volta porgo i miei omaggi ai Grandi Guerrieri della Brigata Ellenica, che scrissero la propria Epopea, liberando Rimini dai nazisti nelle prime ore del 21 settembre 1944. Permettetemi di ricordare brevemente , la cronaca della “Brigata Rimini”, come lasciata nella storia della seconda guerra mondiale, con lettere indelebili e ricordi indelebili.
I. La “Brigata Rimini” nasce come 3° Brigata Greca da Montagna in Medio Oriente, composta da tre Battaglioni di Fanteria.
R. In particolare, è stato istituito il 31 maggio 1944 in Libano, con il colonnello Thrasyvoulos Tsakalotos come comandante. La sua iniziativa fondatrice appartiene al governo in esilio di Emmanuel Tsouderos. Il 19 giugno la Brigata si è trasferita a Tripoli, in Libano.
B. Nell’agosto 1944, la 3a Brigata da montagna ellenica ricevette l’ordine in Italia di assistere le forze alleate nell’operazione di liberazione dell’Italia dalle forze di occupazione naziste, in seguito alla conquista alleata di Roma il 4 giugno 1944. In particolare, dopo questa data, le truppe tedesche crollarono nella cosiddetta “Linea di Difesa Gotica”, che si estendeva da Pisa a Rimini, sulle rive del mare Adriatico.
C. La 3a Brigata Greca da Montagna fu trasferita, per ordine personale di Churchill, dal Medio Oriente – in particolare dal porto di Haifa, sulla nave olandese “Ruys” – a Taranto l’11 agosto 1944. E, successivamente, dopo essersi trasferita a nello spoletino, ha preso, in treno, il villaggio italiano di Cattolica, 20 chilometri a sud di Rimini. Lì si unì alle forze alleate l’8 settembre 1944, inizialmente sotto il comando della 2a divisione neozelandese e poi della 1a divisione canadese.
II. In queste condizioni, e per spezzare la “Linea Gotica di Difesa” tedesca, furono combattute le più grandi battaglie combattute sul suolo italiano durante la seconda guerra mondiale, sempre con l’obiettivo di respingere l’esercito tedesco occupante.
R. L’intera operazione alleata, con la sua caratteristica “manovra di pizzicamento”, fu denominata “Operazione Olive” e fu condotta, nella sua interezza, dalla 5a armata statunitense, al comando del tenente generale Mark Clark, nel settore occidentale, e dall’8a armata .Inghilterra, sotto il tenente generale Sir Oliver Lees, nel settore orientale. La 3a brigata da montagna greca alla fine si unì alla suddetta 8a armata britannica.
B. La 3a Brigata Greca da Montagna intervenne dalla notte dell’8 settembre 1944, con la missione di catturare Rimini. Fu costantemente colpito dal fuoco tedesco implacabile, che riuscì a respingere in una difesa eroica, letteralmente. E il 13 settembre ha contrattaccato quello che ha definito un “uragano”, per scrivere la sua “Rimini Epic”.
C. Nei suoi sforzi la “Brigata Rimini” fu supportata da artiglieria e corazza alleate. Guadagnando terra, a poco a poco, con lotte e sangue, e presa la città di Santa Maria de le Colonelle, raggiunse la periferia di Rimini. Il 15 settembre attaccarono l’aeroporto strategico di Rimini e lo catturarono dopo tre giorni di pesanti combattimenti. La strada per la liberazione di Rimini è aperta, anche se la battaglia è ancora aperta. Alle 16.30 del 20 settembre 1944 il Secondo Battaglione “Brigata Rimini” ruppe la resistenza tedesca.
Nelle prime ore del 21 settembre 1944 entrò a Rimini e, alle 07:30, il sindaco della città lo consegnò, incondizionatamente, al capitano Michael Apostolakis. Al Municipio di Rimini sventola la bandiera greca, precursore e simbolo delle potenze alleate.
D. Il prezzo dell’Epopea “Brigata Rimini” è molto alto: 116 morti (10 ufficiali e 106 opliti) e 316 feriti (23 ufficiali e 293 opliti). Ma, con questo sangue, gli Eroi Guerrieri della “Brigata Rimini” hanno finalmente confermato il detto attribuito a Churchill: “Gli eroi combattono come i Greci”.
III La battaglia di Rimini, con la “Brigata Rimini” greca come protagonista simbolico, segnò una tappa importante nella ritirata delle truppe tedesche e nell’indebolimento della “Linea Gotica di Difesa” tedesca.
Per la valutazione del contributo della “Brigata Rimini” durante la seconda guerra mondiale sul suolo italiano, rimando, e per ragioni di indiscutibile verità storica, alla relazione del Comandante delle Forze Alleate in Italia, Inghilterra. Feldmaresciallo Harold Alexander, intitolato: “Truppe alleate in Italia, dal 3 settembre 1943 al 12 dicembre 1944.” Lì annotava con enfasi: “Il 20 settembre 1944, dopo una lotta senza speranza, San Fortunato fu epurato e, in serata, i Greci, sotto il comando canadese di 1a Divisione, entrarono a Rimini. Illuminate così opportunamente la sorte di questa Nazione Eroe , che è l’unico alleato alleato a combattere al nostro fianco in tempi così cupi. Ma anche perché nuove vittorie in Italia si sono aggiunte alla gloria guadagnata sulle montagne dell’Albania”.
Onorando veramente le Sacre Memorie dei Combattenti della Brigata Rimini, noi Greci dimostriamo oggi di essere sempre presenti nella grande lotta per la difesa della Pace e della Libertà. E infatti non solo nel nostro Paese, ma anche nel contesto della Comunità Internazionale in generale, soprattutto nel contesto della nostra Grande Famiglia Europea, l’Unione Europea. E questo perché tutti sanno che mentre oggi difendiamo le terre e le frontiere greche, difendiamo anche le terre e le frontiere dell’Unione europea, quindi la legittimità europea e internazionale. Ecco perché e in questa lotta leale contro chiunque sia consultato dalla legittimità europea e internazionale, consideriamo evidente il sostegno dei nostri partner nell’Unione europea e dei nostri alleati della NATO.
Onore e gloria agli Eroi Guerrieri, vivi e morti, della Gran Brigata Rimini”.
Visualizza i video correlati
{https://youtu.be/ZKnuEGJ1U_8}