Martín, Aldeguer e Sasaki ‘leader’ con record di velocità

Gli spagnoli Jorge Martín (Ducati Desmosedici GP22) e Fermín Aldeguer (Boscoscuro) insieme al giapponese Ayumu Sasaki (Husqvarna), hanno conquistato la pole position nelle rispettive categorie e il record assoluto di velocità su pista per il Gran Premio motociclistico d’Australia che aveva bisogno di un posto nella giornata .Domenica al circuito di Phillip Island.

Martín ha siglato la sua terza pole position della stagione, dopo in Qatar e ad Austin, oltre a realizzare un nuovo record assoluto sul circuito di Phillip Island di 1:27.767 al sesto giro, aumentando così il record assoluto della MotoGP, detenuto dal 2013 da Jorge Lorenzo di Spagna (Yamaha YZR M 1), entro 1:27.899.

Lo spagnolo anche Marc Márquez (Repsol Honda RC 213 V) è stato in grado di utilizzare lo sterzo di diversi suoi rivali per salire al secondo posto, a soli 13 millesimi di secondo dietro Martín, e davanti all’italiano Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati Desmosedici GP22). , che ha chiuso a 186.000 dietro il leader della classifica.

I tre sfidanti al titolo, il francese Fabio Quartararo (Yamaha YZR M 1), l’italiano “Pecco” Bagnaia e lo spagnolo Aleix Espargaró (Aprilia RS-GP), sono in un “fazzoletto” tra il terzo e il quinto.

Nella seconda classifica il leader della prima classifica è lo spagnolo Jorge Martín (Ducati Desmosedici GP22) che al secondo giro è già a quattro millesimi di secondo dal record del giro più veloce di Marc Márquez nella gara del 2013, 1:28.112 con 1: 28.108 dalla gara. l’otto volte iridato, che ha avuto dei “problemi” alla curva dieci e per evitare di cadere ha dovuto prendere un ginocchio ed effettuare uno dei suoi “salvataggi”, fuori pista senza cadere.

Ma Martín è stato presto superato da “Pecco” Bagnaia, che aveva già battuto il record di gara con il tempo di 1:28.054, con Fabio Quartararo terzo e Marc Márquez quinto.

Ritorno in officina per gli ultimi aggiustamenti e la seconda e ultima uscita in pista, dove Marc Márquez e Alex Rins hanno preso il “ruota” di Bagnaia, senza un primo risultato positivo, che è stato curato da Jorge Martín e Johann Zarco, che hanno ottenuto al primo e al secondo sconfitto da Aleix Espargaró, assistito dal proprio compagno di squadra, Maverick Vinales, per il secondo posto.

Non si è disperato il pilota della Repsol Honda, che al suo secondo tentativo di giro veloce dopo Bagnaia ha raggiunto il suo obiettivo ed è risalito al secondo posto, davanti all’italiano e dietro a Martín, con Aleix Espargaró, Fabio Quartararo e Johan Zarco in seconda formazione di partenza .

Gli italiani Luca Marini e Marco Bezzecchi e, tra loro, l’australiano Jack Miller sono arrivati ​​​​terzi, con gli spagnoli Alex Rins, Alex Márquez e Maverick Vinales in quarta fila.

Lo spagnolo Fermín Aldeguer (Boscoscuro) ha punito la seconda “pole position” della sua carriera sportiva in Moto2, oltre a raggiungere il nuovo record assoluto di 1:32.233, battendo il record stabilito nel 2014 da Esteve “Tito” Rabat, anche lui spagnolo (Kalex), quando ha ottenuto 1:32.470.

Aldeguer ha segnato il suo miglior tempo in Moto2 al secondo giro e la categoria ha chiuso con 36 secondi di anticipo quando la Direzione Gara ha mostrato ancora una volta bandiera rossa in pista per la comparsa di due uccelli in pista, nell’area della curva dieci, lo stesso punto in cui in mattinata si è ravvivato lo scenario nelle prove libere della Moto3.

Con Aldeguer, leader del campionato mondiale, Augusto Fernández (Kalex) e anche lo spagnolo Alonso López (Boscoscuro), che deve rispettare una sanzione “giro lungo” per l’incidente commesso con l’italiano Celestino Vietti (Kaleks).

Il giapponese Ayumu Sasaki (Husqvarna) è stato protagonista della “pole position” della Moto3 e ha stabilito un nuovo record assoluto sul circuito per la categoria, con il tempo di 1:35.854, che ha battuto il record detenuto dal 2014 dallo spagnolo Alex Márquez (Honda) di 1:36.050, con gli spagnoli Sergio García Dols (GasGas) e Iván Ortolá (KTM) al suo fianco in prima fila e il leader mondiale Izan Guevara (GasGas), settimo.

Aroldo Ferrari

"Tipico comunicatore. Appassionato di Twitter esasperante e umile. Amante degli zombi. Fanatico del web sottilmente affascinante. Giocatore. Appassionato di birra professionista."