Ha perso contro la Virtus de Scariolo (92-95), in un’altra partita serrata che si è conclusa con una sconfitta.
La sconfitta del Real Madrid contro la Virtus Bologna, con il punteggio di 92-95, ha messo in una palude gli spagnoli, avendo accumulato quattro sconfitte, tre in Europa League, a inizio stagione.
L’inizio del gioco non è buono. Non ci sono stati canestri fino a dopo i primi due minuti di gioco e questo ha sempre raffreddato la squadra e il pubblico.
Fino al 5° minuto (7-5) l’urto non ha raggiunto la velocità di crociera. Il Real Madrid ha alternato brillantezza offensiva a massicci fallimenti in difesa, come la Virtus di fronte alla disperazione di Sergio Scariolo, e alla fine ha portato il primo quarto 24-18.
L’inizio del secondo tempo è stato brillante e nel primo minuto, 30-20, il Real Madrid sembrava voler interrompere la partita, ma come nelle precedenti occasioni non è riuscito a mantenere o aumentare quel divario e ha lasciato che gli italiani tagliassero il traguardo . torna presto.
La brillante azione di Gabriel Deck nel primo quarto è stata seguita da Mario Hezonja nel secondo quarto con 3 triple su 4 e 11 punti.
12-6 a rimbalzo per gli spagnoli nel primo tempo che pareggiano sul 17-14 all’intervallo, con il punteggio ridotto a 45-41 dopo i primi venti minuti.
Ismael Bako è il più vincente della squadra italiana, con Iffe Lundberg a 8 punti nonostante sia sotto osservazione. Proprio come Milos Teodosic, che in 7 minuti ha dato un tocco di genio.
Inizio 0-4 La Virtus pareggia, 45-45, in soli 50 secondi, dopo due fallimenti difensivi e una mancanza di tensione nella squadra locale, con Chus Mateo costretto a chiedere il time-out.
Real Madrid e Virtus si dedicano allo scambio di canestri, con i locali che hanno qualche problema di idea in attacco, mentre l’Italia cresce in fiducia, 53-59 (m.25.15).
Mateo ha rinfrescato la squadra con l’inserimento di ‘Chacho’ Rodríguez e Petr Cornelie, ma una tripla di Teodosic, 55-62 (m.26), ha costretto lo spagnolo a interrompere nuovamente il gioco.
La Virtus è stata poco in difesa e poco alla volta ci ha creduto, mentre il Real Madrid non ha trovato match point e solo l’azione individuale gli ha permesso di non cadere definitivamente.
Una tecnica, la seconda alla panchina del Real Madrid per protestare contro un possibile blocco abusivo a Tavares, ha fatto scattare definitivamente l’allarme, 57-65 (m.28), mentre l’allarme veniva suonato dagli spalti.
Con Deck a trainare l’auto, il Real Madrid ha chiuso la ferita ed è entrato nell’ultimo minuto del terzo quarto con il punteggio di 64-66, per chiuderlo con 64-68 e tanto lavoro da fare.
Bako ha continuato a fare molti danni senza che il centro del Real Madrid trovasse un antidoto alla sua mobilità, 66-78 (m.32), mentre una vittoria ha aperto la strada a Bologna e Real Madrid in un terreno paludoso.
La differenza è di 15 punti, 67-82 a 6:40 dalla fine. La Virtus ha iniziato a difendere in area e due triple di Dzanan Musa e Deck hanno aperto le porte alla speranza per i bianchi, 73-84 a 5:15 dalla fine.
L’energia e la tensione perse nei 35 minuti precedenti sono arrivate quando era troppo tardi. Anche così, il Real Madrid ha raccolto 4 punti, 83-87 a 2,15 dalla fine e 2, 91-93 a 15 secondi dalla fine, ma Teodosic è uscito per punire la finale 92-95.
Scheda dati
92 – Real Madrid (24 + 21 + 19 + 28): Dek (28), Tavares (13), Llull (0), Yabusele (7) e Musa (13) -cinque titolari-, Abalde (0), Hanga (0), Hezonja (18), Rodríguez (0), Poirier (4), Cornelie (9) e Ndiaye (0).
95 – Virtus Bologna (18+23+27+27): Jaitem (12), Lundberg (18), Hackett (7), Mickey (6) e Ojeleye (5) -iniziale cinque-, Cordinier (12), Pajola (2), Bako (16), Weems (3) e Teodosic (14).
arbitro: Matej Boltauzer (SLO), Saulius Racys (LIT) e Marcin Kowalski (POL). Gabriel Deck e Jordan Mickey sono stati eliminati con cinque personali (min.40).
Incidente: La partita che ha coinciso con la quinta giornata di Eurolega si è giocata al Palacio de Deportes (WiZink Center) di Madrid davanti a 7.099 spettatori. Sergio Scariolo, allenatore della Virtus e allenatore della Spagna, è stato accolto con una standing ovation mentre scendeva in campo.