Rinnovare: 12/06/2022 18:07
Rilasciato da: 12/06/2022, 18:07
Palermo (Italia) – Si sono svolte oggi le elezioni amministrative in alcune parti d’Italia. A Palermo il loro inizio è stato caotico. Decine di seggi nel capoluogo siciliano non sono stati aperti a causa delle improvvise dimissioni del capo della commissione elettorale, riferisce l’ANSA. Oltre alle elezioni comunali, in tutta Italia si votano cinque referendum che, secondo i sostenitori, dovrebbero cambiare il funzionamento della magistratura.
Circa nove milioni di italiani possono votare per la nuova composizione dei comuni in circa 1.000 degli 8.000 comuni, di cui 26 grandi città come Verona, Monza, Genova, Parma e Palermo.
È nel capoluogo siciliano che le votazioni dovrebbero iniziare – come nel resto d’Italia – alle 7:00. Tuttavia, a causa delle improvvise dimissioni del presidente della commissione elettorale, 50 dei circa 600 seggi elettorali non sono stati aperti. “Questa mattina volevo esercitare il mio diritto di voto, ma non mi è stato permesso”, ha detto all’Adnkronos un elettore di Palermo, che voleva votare in mattinata perché doveva andare al lavoro. La situazione è completamente corretta solo nel pomeriggio, quando tutti i seggi elettorali sono in funzione.
Il presidente della Regione Siciliana, Sebastiano Musumeci, ha chiesto al Viminale di consentire il voto anche a Palermo lunedì mattina. La situazione nel capoluogo siciliano, dove ha votato anche il presidente italiano Sergio Mattarella, è stata criticata anche da altri politici. Ma il ministero non ha annunciato che i seggi elettorali di Palermo saranno chiusi oltre le 23:00 come nel resto d’Italia.
Anche le elezioni comunali di Palermo sono state seguite dai media nei giorni scorsi, poiché due candidati del partito di estrema destra sono stati fermati dalla polizia con l’accusa di avere a che fare con esponenti della mafia.
In tutta Italia gli elettori hanno votato oggi in cinque referendum sul funzionamento della magistratura, proposti dalla Lega di estrema destra e da diversi altri partiti. Affinché un referendum sia vincolante, deve partecipare almeno il 50 per cento dell’elettorato. Tuttavia, l’affluenza alle urne durante la giornata è stata solo del sette percento circa. Secondo i media italiani, è molto probabile che il referendum fallisca per mancanza di interesse degli elettori.