Gli investigatori belgi ritengono che l’ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri (S&D) sia il presidente del gruppo, il che dovrebbe contribuire a rafforzare la reputazione dell’attuale paese che ospita il campionato di calcio. Cita quella buona fonte di informazioni ha dichiarato la rivista belga Knack e il quotidiano Le Soir.
Durante il raid di venerdì, durante il quale la polizia belga ha effettuato quasi due dozzine di perquisizioni domiciliari e ha arrestato almeno quattro persone per interrogarle, tra cui la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kailiová della Grecia, gli investigatori avrebbero trovato circa 600mila euro (circa 14,5 milioni di corone). ) in contanti con Panzeri.
Secondo i media belgi, gli investigatori di Panzeri sospettano che fosse un “direttore d’orchestra” che dava istruzioni agli assistenti di diversi parlamentari su come procedere per sostenere il Qatar.
portale web essere ha ricordato che il 67enne Panzeri, deputato socialista (S&D) al Parlamento europeo dal 2004 al 2019, cinque anni fa dovette restituire quasi 84mila euro dopo una sentenza del tribunale per violazione delle norme di rimborso delle spese parlamentari.
Al Parlamento europeo, Panzeri ha lavorato in una sottocommissione per i diritti umani, e l’ha anche presieduta per due anni. Nell’aprile 2019, in una conferenza stampa a Doha, ha affermato che il Qatar è un paese esemplare nel rafforzare la protezione dei diritti umani nella regione.
Tre anni fa, Panzeri ha fondato a Bruxelles un’organizzazione senza scopo di lucro ufficialmente focalizzata sulla lotta contro l’impunità per le violazioni dei diritti umani e ne è diventato il presidente. Secondo i media belgi, gli investigatori hanno perquisito anche i locali di questa organizzazione.
Oltre a Panzeri, venerdì gli investigatori hanno interrogato anche il sindacalista italiano Luca Visentini, che vive a Bruxelles. Visentini guida la Confederazione europea dei sindacati (CES) e il mese scorso è stato eletto segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati (ITUC), che riunisce 200 milioni di membri in tutto il mondo.
Il gruppo socialista al Parlamento europeo ha risposto al rapporto di indagine sulla corruzione con una dichiarazione di ferma condanna della corruzione nelle istituzioni europee.
“Siamo i primi a supportare un’indagine approfondita e una divulgazione completa. Collaboreremo pienamente con tutte le autorità investigative”, ha affermato in una nota.