A Bruxelles è stata condotta una massiccia operazione anticorruzione con quattro arresti e 14 mandati di perquisizione.
Un ex deputato europeo era tra gli arrestati con l’accusa di appartenenza a un’organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro.
L’inchiesta è stata avviata dal dipartimento anticorruzione belga a metà luglio e riguarda i sospetti “che uno Stato del Golfo stia cercando di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo”, secondo i media belgi.
L’inchiesta riguarda, tra l’altro, atti di “corruzione” e “riciclaggio” nell’ambito di mafie organizzate, si legge in un comunicato della Procura.
L’annuncio ufficiale delle autorità non ha nominato un paese, ma una fonte anonima ha parlato con Le Soir del Qatar.
Lo stesso quotidiano e Knack hanno riferito che l’ex eurodeputato italiano Docks – Antonio Panzeri, segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, Luca Visentini, direttore di una ONG e assistente eurodeputato, sono stati arrestati. Vengono tutti dall’Italia.
Secondo l’ufficio Reuters, secondo la Procura, finora sono stati sequestrati 600.000 euro in contanti, oltre a “apparecchiature informatiche e cellulari” il cui contenuto sarà esaminato.
Per mesi gli inquirenti belgi “hanno sostenuto che lo Stato del Golfo ha influenzato le decisioni finanziarie e politiche del Parlamento europeo pagando ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a terzi con importanti posizioni politiche e/o strategiche” all’interno dell’organo. .