Il Nord Italia è attualmente colpito da un forte temporale. Un Boeing ora deve effettuare un atterraggio di emergenza. La tempesta di ghiaccio ha causato gravi danni. Ma questo può essere evitato?
Milano/Roma – L’Europa sembra essere in stato di emergenza. Mentre tutte le isole della Grecia sono minacciate da incendi boschivi e il caldo intenso sta causando interruzioni di corrente nell’Italia meridionale, il nord dell’Italia è colpito da tempeste devastanti. Piogge torrenziali, tempeste ed enormi grandinate danneggiano case, strade, raccolti e causano persino la morte. C’è stato anche un quasi incidente quando un Boeing è volato in una delle tempeste.
Il fatto è avvenuto lunedì. Dopo Repubblica-Il Boeing 767-300 della Delta Airlines decolla dall’aeroporto di Milano-Malpensa. La destinazione: New York. Nonostante il forte temporale, l’aereo decollò con solo pochi minuti di ritardo. Ma subito dopo il decollo, l’aereo subì una forte turbolenza.
L’aereo italiano viene colto da una tempesta di ghiaccio: gravi danni costringono a un atterraggio d’emergenza
Secondo quello Araldo dell’aviazione Chicchi di grandine estremi hanno colpito l’aereo e hanno causato gravi danni all’aereo. Le foto mostrano l’impatto della violenza avvenuta. Entrambe le ali erano gravemente danneggiate e presentavano buchi. Inoltre, il finestrino della cabina di pilotaggio era ammaccato: una crepa attraversava il vetro speciale. L’immagine più sorprendente è la punta del muso del Boeing. È stato completamente disconnesso. Invece, c’è un grande buco nero sulla parte anteriore della macchina.
Il temporale e gli enormi danni costrinsero infine il pilota a reagire. Hanno dichiarato l’emergenza aerea, cancellato il volo per New York e hanno virato verso Roma, dove hanno effettuato un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Fiumicino. Secondo Spiegel sono atterrati qui 65 minuti dopo il decollo da Milano.
L’aereo italiano potrebbe essere volato in mezzo a un temporale: sotto choc i meteorologi
Ora i meteorologi in Italia si pongono la grande domanda: gli esperti della società svizzera Meteomatics hanno segnalato l’incidente Repubblica ricostruito in un file. Ciò ha reso chiaro: prima del decollo dell’aereo si era verificato un forte temporale a ovest dell’aeroporto di Milano. Mentre la frequenza dei fulmini aumentava e i chicchi di grandine raggiungevano i cinque centimetri di dimensione, la Boeing si posizionava sulla pista.
Quando l’aereo decollò alle 12:50, secondo il documento, volò direttamente nella tempesta e quindi “attraversò effettivamente il cuore della tempesta” – ad un’altitudine di 20.000 piedi. Solo allora l’aereo virò a sud e fu colpito da una grandine che ora aveva un diametro di quattro centimetri.
Resta ancora da chiarire perché i piloti e i controllori del traffico aereo non abbiano impedito i decolli e soprattutto i voli in mezzo a una tempesta.