Quello Germania nazista sono arrivati in un giorno come oggi, 27 aprile 1941, ad Atene. Ma i greci avevano ottenuto la “vittoria”: erano diventati la causa del loro odio tedesco Italia – “Italian Brutta”: Brutto – italiani stufi, soldati della Wehrmacht che urlano contro uomini e donne italiani!
Era un giorno soleggiatoquando il soldato tedesco è svenuto Atene. La maggior parte, se non tutti, i residenti della capitale guardavano sconsolati dalle loro finestre. Alle 08:00 motociclisti e veicoli della 2a divisione corazzata guidata dal tenente Fritz Dirflig sono entrati ad Atene dalla periferia nord. I conquistatori nazisti furono accolti al caffè “Lux” di Ampelokipi, un comitato che consegnò loro ufficialmente la città.
Quando iniziò la Wehrmacht attacco alla Grecia, il 6 aprile, il generale Georgios Tsolakoglou era il comandante del Terzo Corpo d’Armata a ovest Macedonia. I suoi uomini erano schiacciati tra gli italiani sul fronte albanese a nord-ovest ei tedeschi che avanzavano a tutta velocità da nord-est. Entro il 20 aprile la loro posizione era senza speranza.
Lista del feldmaresciallo Wilhelm averlo inviato Leibstandard Adolf Hitler (L’unità di guardia personale di Adolf Hitler responsabile del Führer, il suo ufficio e la sua residenza erano originariamente delle dimensioni di un reggimento, fino a diventare un’unità delle dimensioni di una divisione d’élite) a sud-ovest, per attraversare il passo Metsovo, che ha impostazioni di difesa deboli. Avanzando per attaccare le truppe greche accorse lì per i rinforzi, Leibstandarte raggiunse la città vitale di Ioannina la mattina del 20 aprile, giorno del suo compleanno Hitler. La loro avanzata fu così rapida che gli inglesi inviarono ancora messaggi allo staff greco lì, solo per ricevere una risposta: “Hier ist das deutsche Heer” (Ecco l’esercito tedesco)!
Mussolini è fuori controllo!
Gli italiani, tuttavia, trovarono questo sviluppo un colpo indesiderato e imbarazzante, poiché Mussolini era ansioso di sconfiggere i greci prima dell’arrivo della Wehrmacht; quando ha sentito la notizia dei termini di resa della Grecia, era furioso. Avvertì l’addetto militare tedesco a Roma che avrebbe rispettato l’armistizio solo se i greci fossero stati d’accordo con gli italiani. Altrimenti gli infidi greci si sarebbero poi vantati – giustamente – di non essere stati battuti dagli italiani. Quando Mussolini seppe che Liszt aveva negoziato una resa e non solo un armistizio, si infuriò ancora di più. L’addetto tedesco Riedelen ha raccontato la loro storia: “Solo lui era pronto per i greci. Se 500.000 non avessero funzionato, ne avrebbe inviati un milione. Riteneva impossibile accettare che la resa greca fosse il risultato di un attacco tedesco. Ho assicurato il Duce che questo non era certo il suo punto di vista tedesco e certamente nemmeno quello greco”…
Hitler prese una decisione molto riluttante aiutare ancora una volta Mussolini, anche se ciò significava umiliare pubblicamente Liszt e altri ufficiali della Wehrmacht che avevano negoziato i termini iniziali con Tsolakoglou. Il 23 aprile fu firmato il secondo atto di capitolazione, alla presenza anche degli italiani. In un debole tentativo di sfruttare il potenziale propagandistico di questa opportunità, Mussolini decise di procedere con l’annuncio di resa concordato pubblicamente e di trasmettere il telegiornale del mattino. Secondo la radio italiana, la resa è stata fatta al “comandante dell’11° Armata italiana” ei dettagli saranno definiti insieme ai “nostri alleati tedeschi”!
Questa trasmissione è diventata fredda e un altro legame tra le due forze dell’Asse. La Wehrmacht era ora completamente disgustata dai suoi alleati. L’italiano “… come un bambino che vuole divorare tutto”, ha detto il maresciallo bollitore. E quando l’uomo Leibstandarte è passato davanti ad alcune donne italiane fuori Patrasso i soldati risposero al loro saluto gridando: “Brutta italiana! Heil Hitler”…
Fonte: Mark Mazower: “In Hitler’s Greece – The Occupation Experience” – pubblicazione di Alessandria. Foto tratta dal libro.