Come l’UE nasconde la sofferenza degli animali da allevamento durante il trasporto

Un rapporto appena pubblicato rivela la scioccante verità sulla sofferenza del bestiame durante il trasporto all’interno e all’esterno dell’Unione Europea. Ciò rivela gravi difetti nei documenti ufficiali che oscurano questa realtà. Allo stesso tempo, il rapporto evidenzia la necessità di modifiche legislative urgenti per migliorare le condizioni degli animali.

Statistiche scioccanti

Un rapporto pubblicato da Compassion su World Farming e Eurogroup for Animals rivela che ogni anno circa 44 milioni di animali da allevamento nell’Unione europea soffrono durante il trasporto. Questi dati preoccupanti indicano un problema diffuso e sistematico.

Compassion in World Farming ed Eurogroup for Animals sono due organizzazioni internazionali che si occupano della tutela degli animali e dei loro diritti. Le due organizzazioni lavorano insieme su varie campagne e progetti volti a migliorare le condizioni di vita degli animali in agricoltura, pesca e acquacoltura, promuovendo alternative all’allevamento industriale e mettendo fine a pratiche crudeli come l’allevamento su larga scala di polpi. Anche la preoccupazione per l’agricoltura mondiale e l’Eurogruppo per gli animali influenzano le politiche e le leggi sul benessere degli animali nell’UE e in altri paesi.

Romana Šonková, responsabile della CIWF Repubblica Ceca, ha commentato la situazione: “I dati ufficiali sono incompleti, imprecisi e sottostimano gravemente la portata del commercio di bestiame vivo nell’UE e la sofferenza degli animali causata da questo commercio”.

La Repubblica Ceca è in prima linea

Durante questo periodo la Repubblica Ceca ha esportato verso destinazioni lontane quasi 29.000 bovini, ovvero solo una piccola parte del numero totale di animali che hanno sofferto durante il trasporto. Questo fatto dimostra che ci sono problemi più ampi che devono essere affrontati.

Nel 2022, l’UE, compresa la Repubblica Ceca, ha esportato circa 30.000 manze gravide. Ci sono quelli verso l’Asia centrale e occidentale, ad esempio verso l’Uzbekistan e il Kazakistan, dove la distanza del viaggio raggiunge i 6.000 km e può durare fino a tre settimane.

Il trasporto dei vitelli non ancora svezzati richiede un’attenzione particolare. Soffrono la fame e lo stress durante il viaggio. Il viaggio verso l’Italia e la Spagna dura fino a 46 ore. Questa situazione solleva seri interrogativi riguardo al benessere degli animali.

Contesto europeo e modifiche proposte

L’intera Unione Europea è criticata per il modo in cui vengono trasportati gli animali. Reineke Hameleers, direttrice dell’Eurogruppo per gli animali, ha dichiarato: “La protezione degli animali nelle esportazioni internazionali è di per sé una sfida, motivo per cui chiediamo il divieto delle esportazioni di animali vivi verso i paesi al di fuori dell’UE”.

La Commissione europea presenterà presto una proposta per modificare la legge. Ciò dovrebbe riflettere i risultati del sondaggio Eurobarometro. I sondaggi mostrano che la maggioranza degli europei è favorevole a limitare il tempo di trasporto degli animali vivi.

Fonte informazioni: CIWF, https://www.ciwf.cz/zdroje/odborne-zpravy-a-stanoviska/soupis-dat-o-utrpeni-odhaleni-dalkoveho-obchodu-s-hospodarskymi-zviraty-z-eu/

Anteprima foto: Pixabay

Adriana Femia

"Evangelista zombi malvagio. Esperto di pancetta. Fanatico dell'alcol. Aspirante pensatore. Imprenditore."