“I nostri cittadini sperano davvero che sia l’Europa a decidere chi viene da noi e a quali condizioni, e non i trafficanti”, ha sottolineato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, da Spalato, in Croazia, dove si sono svolte le “Giornate di studio” (Giornata dello studio). (PPE).
Ursula von der Leyen ha osservato che “per quanto riguarda l’immigrazione irregolare, i recenti avvenimenti di Lampedusa dimostrano la necessità di migliorare il sistema di immigrazione e di asilo e grazie al PPE sono stati compiuti progressi nell’adozione delle proposte che costituiscono il nucleo del Patto sull’immigrazione e l’asilo”.
“Esorto fortemente gli Stati membri a procedere oggi con un accordo sulle norme di crisi al Consiglio dei ministri degli Interni. “Dobbiamo finire questo lavoro”, ha spiegato.
M. Weber: “Gli Stati membri decidano chi e quanti entreranno, non i trafficanti di esseri umani”
Sull’immigrazione ha fatto riferimento, tra l’altro, ad una dichiarazione congiunta con Ursula von der Leyen, a Spalato, in Croazia, e con il presidente del PPE e presidente del PPE KO al PE, Manfred Weber.
Dopo aver sottolineato che “dobbiamo avvicinarci ai cittadini in modo rassicurante in vista delle elezioni europee”, ha sottolineato che “dobbiamo offrire sicurezza e protezione ai cittadini europei e affrontare questioni complesse come l’inflazione e i costi elettorali. residenza e immigrazione, dobbiamo ridurre il numero di coloro che entrano nell’Ue”.
“Gli Stati membri dovrebbero decidere chi e quanto entrerà, non i trafficanti”, ha detto, aggiungendo poi: “Uniamo tutto questo con un approccio umanitario e troviamo un buon equilibrio su questo tema”. In chiusura ha parlato delle “prospettive future” dell’Europa, sottolineando che “i democratici cristiani sono stati tra i membri fondatori dell’Ue e sono stati loro a rendere possibile la creazione di un’Europa unita”.
La Meloni ha adottato misure più severe su immigrazione e deportazioni
Il governo Meloni, nella riunione di mercoledì sera, ha approvato nuove misure per gestire i migranti/rifugiati.
Un apposito decreto ha stabilito procedure più rapide per la verifica dell’età dei minori non accompagnati in arrivo nel Paese. “Se è dimostrato che non è minorenne e è stata resa una dichiarazione falsa davanti a un pubblico ufficiale, si può disporre l’espulsione”, si legge nella normativa speciale. Per tale verifica, come deciso, si potranno utilizzare i raggi X.
Allo stesso tempo, si stabilisce che se non ci sono posti per minori nella struttura, gli adolescenti sopra i 16 anni possono essere trasferiti nei centri per migranti insieme agli adulti.
Per quanto riguarda i centri di detenzione per immigrati chiusi, secondo le nuove regole, la loro capacità non può superare il doppio del numero originariamente fissato come numero massimo di posti disponibili. Per i centri giovanili la capienza non può superare il 50% dell’importo stabilito al momento della sua istituzione.
(APE-MPE)